venerdì 28 dicembre 2018

Di Salvini e Di Maio in divisa che castigano gli avversari politici; di Virginia Raggi e lo schifo di Roma, e dei taxisti che minacciano di bloccare il paese

Oggi parliamo  di sostanza ma legata all'apparenza, a cominciare dai due  bomber - uno muscoloso l'altro rachitico - che hanno firmato il patto per governare, e che sempre più spesso si vedono in tv- dove ci tocca vederli ogni giorno ed anche più volte nella stessa giornata - con giacche e divise di Polizia, Vigili del fuoco, Marina, Finanza e, perché no, anche Carabinieri.

Nessuno gli ha ancora detto che innanzitutto con quelle divise non è che ci fanno paura, anzi ci fanno ridere, tanto le stanno male addosso all'uno e all'altro. E i due si sono chiesti se li avrebbero presi in uno di quei corpi di polizia dello Stato, previo concorso?

 Sarebbe opportuno che ciascuno indossasse i propri abiti, e solo quelli, che  a chi li guarda, dicono subito che mestiere fa. Non vi sono abiti da politici, lo sappiamo - e se ci fossero potrebbero essere quelli da fannulloni e qualche volta anche da imbroglioni gaudenti - ma se  invece che indossare ogni giorno una divisa diversa a seconda del proprio tornaconto  di immagine,  badassero solo a fare  bene i loro rispettivi lavori sarebbe meglio e tanto di guadagnato per tutti

 Da tempo - e non c'è speranza che si fermino per i prossimi cinque mesi ancora, in previsione della campagna elettorale delle Europee - vanno minacciando  chiunque non la pensi come loro. Cosa  che nessun componente di quei corpi dello Stato in divisa potrebbe mai fare impunemente . I due bomber  travestiti, non si fermano alle parole:  hanno dato una mazzata ai pensionati che da una parte dichiarano di voler aiutare ad arrivare alla fine del mese, e dall'altra bloccano l'adeguamento delle  loro pensioni; hanno inteso punire le associazioni di volontariato che, come sacrosanto, godevano di agevolazioni  fiscali da parte dello Stato che affiancano in molte situazioni in cui lo Stato  o non  è all'altezza o non ha gli strumenti per intervenire (poi il bomber  rachitico ha fatto marcia indietro. promettendo che cambierà il provvedimento!); minacciano di tagliare i fondi all'editoria - in particolare bomber muscoloso lo ha fatto con il quotidiano Avvenire che lo aveva criticato: i sei milioni che diamo a voi farebbero molto più comodo a tanti poveri italiani; e qualcuno gli ha fatto notare che anche i 49 milioni che il suo partito s'è fottuto nascondendoli farebbero comodo  a tanti più poveri italiani, perché non li tira fuori?). E tralasciamo, perchè fin troppo note, le minacce nei confronti dell'Europa alla quale, dimenticando di farne parte, volevano addirittura 'spezzare le reni'.
Pensino a governare i due, se ne sono capaci, problemi da risolvere ve ne sono e per risolverli quelle divise che vanno esibendo indegnamente non li aiutano.
                                           
                                                                  ***

C'è qualcuno a Roma, oltre Marco Travaglio, disposto ancora a spendersi  e battersi per rivotare  e far rivotare Virginia Raggi e le stelle cadenti del firmamento dei suoi compagni, dopo lo schifo in cui ha ridotto la città di Roma?
 Trascorsi due anni e mezzo  di emergenze continue  irrisolte, la consiliatura Raggi sarebbe ora che terminasse subito. Roma, come ha sottolineato nei giorni scorsi anche un autorevole quotidiano internazionale - non parliamo naturalmente de Il fatto quotidiano ma del il NYT - fa letteralmente schifo, e ciò che è più drammatico è che  i cittadini sembrano essersi assuefatti a vedere, senza reagire, una città ridotta in uno stato che  non era riuscito neppure  ad Alemanno di ridurre nelle stesse condizioni:  invasa dalla monnezza innanzitutto, con strade colaborodo, parchi e giardini abbandonati con erbacce dappertutto, mezzi pubblici quasi pericolosi per i cittadini; stazioni della metropolitana chiuse  in  centro...
Travaglio ogni volta che apre bocca sull'argomento sottolinea che non è tutta colpa della Raggi, che lei ha ereditato una città già molto provata e che si sta impegnando a cambiare le cose.
Vero, ma in due anni e mezzo le ha solo peggiorate. Chi la vota se la merita!

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I taxisti  e assimilati sono scesi sul piede di guerra. Assai curioso che  marcino contro il governo gialloverde e, più precisamente, contro la sua componente di destra, quella verde, alla quale, in anni passati, sembravano aderire in massa (così si diceva, con convinzione, ai tempi di Alemanno).
Curioso che adesso vadano contro la destra al governo, manifestando per vedersi riconosciuti dei diritti :perchè, dicono, uno come noi può lavorare anche all'estero e nel suo paese no? Non conosciamo bene i termini della protesta, ma siamo impressionati dal linguaggio che usano, simile in tutto e per tutto a quello che Salvini usa con che non gli sta a genio. I taxisti, alla maniera di Salvini, infatti minacciano:blocchiamo il paese!

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