Lascio il gruppo M5S e aderisco a Forza Italia». Così Matteo Dall’Osso, deputato di Di Maio, malato di Sla annuncia il cambio di casacca attraverso una intervista al Giornale. «Ci ho creduto, davvero», dice il parlamentare che ha preso atto della bocciatura dei suoi emendamenti a tutela dei disabili. Casus belli l’emendamento per il fondo per i disabili respinto «per le solite motivazioni - sottolinea - mancanza di coperture economiche. Ma parliamo di 10 milioni di euro per tre anni considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest’anno a causa di permessi per falsi invalidi».
Ora il cambio di casacca: «Penso che Forza Italia per i valori di libertà e solidarietà che promuove - ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna - e l’attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani possa garantire l’attenzione verso i disabili. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa».
Il benvenuto di Forza Italia
«Un benvenuto e un augurio di buon lavoro al deputato Matteo Dall’Osso, mio concittadino, che conosco ed apprezzo per le sue qualità professionali ed umane. Il suo arrivo nella famiglia di Forza Italia rappresenta un’importante sinergia per continuare a perseguire e a vedere realizzate le politiche di sostegno alle disabilità di ogni genere» dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo dei senatori di Forza Italia, salutando l’arrivo di Dall’Osso. Quello della disabilità è «un tema che - rimarca Bernini - come Dall’Osso stesso riconosce, da sempre rappresenta un impegno prioritario ed un indicatore valoriale per il nostro partito. E nessuno si permetta di assumere atteggiamenti ritorsivi e minacciosi nei confronti di una persona la cui libertà di scelta e buona fede non possono essere messe in discussione».
Rischia una penale da 100 mila euroOra Dall’Osso dovrà fare i conti con il regolamento del Movimento Cinque Stelle che prevede il pagamento di una penale da 100 mila euro. Il testo prevede infatti che «in considerazione del fatto che gli oneri per l’attività politica e le campagne elettorali sono integralmente a carico del Movimento 5 Stelle, ciascun parlamentare, in caso di:
- espulsione dal Gruppo Parlamentare del Movimento 5 Stelle e/o dal MoVimento 5 Stelle;
- abbandono del Gruppo Parlamentare del Movimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro Gruppo Parlamentare;
- dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico;
sarà obbligato pagare al Movimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di 100 mila euro quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso».
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