Chi pensava che Beppe Grillo, con l'avventura dei Cinquestelle, si fosse riciclato in santone ispiratore o grande saggio, e guidasse quell'esercito 'di franceschiello', che i suoi e la rete hanno reclutato, come un generale che comanda a bacchetta, con ordini perentori: 'facite 'a faccia feroce... rifacite 'a faccia fessa' - come obbidirebbe chiunque si consideri miracolato, senza meriti - deve ricredersi, dopo il post che stamane ha pubblicato sul suo blog.
Ha scritto che Pd e Forza Italia sono terroristi, che le tentano tutte per evitare che il suo esercito 'di franceschiello' rivolti il paese come un pedalino. Successivamente qualche suo attendente ha spiegato che tanta avversione alle loro riforme è inconcepibile ed incomprensibile, ed è motivata esclusivamente dal taglio di privilegi da casta, come il vitalizio e le pensioni d'oro.
Noi aggiungiamo che sarebbero credibili gli attuali sgangherati al governo se nel taglio dei privilegi cominciassero dai propri: riduzione del numero dei parlamentari, taglio dei loro compensi, che agli occhi di chiunque appaiono davvero immeritati: 15.000 Euro circa al mese quasi nessuno di loro li avrebbe guadagnati esercitando una professione qualunque con la stessa mediocrità che dimostrano in Parlamento.
Il gran capo di quell'esercito di 'franceschiello' non considera neppure lontanamente che un governo parlamentare possa avere una opposizione parlamentare, mentre avrebbe potuto immaginarlo dopo che per anni ha mandato i suoi soldati a far guerra apertamente ai governi in carica con azioni eclatanti ed anche esilaranti, come il ricorso all'aventino 'da terrazza', quando si asserragliarono sui tetti del Parlamento, minacciando che non sarebbero scesi se... - mai che si sarebbero buttati, come fanno i disperati, mica fessi; dove trovano un altro 'paese di bengodi' come quello in cui gli fa fare servizio militare il comico?
Chi si oppone è terrorista! L'indignazione di tutto l'arco parlamentare, esclusi ovvio grillini e leghisti, a quel post comico ma anche un pò preoccupante, ha convinto dopo qualche ora il comico a cancellare quel post. In effetti era davvero troppo, anche per un comico!
Per fortuna che poi, in giornata, almeno fuori del Parlamento -mentre dentro è continuata la bagarre per il voto di fiducia su una manovra che nessuno ha potuto leggere e discutere - è tornata la calma ed anche il sorriso, quando machietta-Toninelli ha postato: meglio prendere fischi per fiaschi che mazzette. Certo, vero, siamo d'accordo con Toninelli, solo che lui l'hanno messo a fare il ministro in un settore delicato di cui non capisce una mazza - gergo leghista, per una volta!
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