Classifica dell’informazione online in ottobre secondo Audiweb. Exploit di Leggo e dei giornali nativi digitali – TABELLA
Poche variazioni nelle prime posizioni della classifica in ottobre, stilata sulla base delle rilevazioni di Audiweb 2.0. I sei posti iniziali sono occupati dagli stessi media di settembre. Nell’ordine: La Repubblica, il Corriere della Sera, TgCom24, Il Messaggero, Citynews e La Gazzetta dello Sport. La prima novità la troviamo alla settima posizione, conquistata da Fanpage, che supera Il Fatto Quotidiano, ottavo. La Stampa si conferma nona, mentre Sky Sport guadagna due posizioni (grazie all’accordo con Fantagazzetta.com) e sale al decimo posto.
La total digital audience complessiva in ottobre si è mantenuta stabile rispetto al mese precedente. Nel giorno medio si sono collegate a internet almeno una volta 33,4 milioni di persone: 28 milioni da smartphone, 11,9 milioni da computer, 5,4 milioni da tablet (la somma supera 33,4 milioni perché ovviamente molte persone si collegano con diversi device). Sui 60 brand presi in considerazione nella nostra tabella 31 hanno aumentato la propria audience in ottobre e 28 l’hanno diminuita (uno in precedenza non era rilevato).
Buoni i risultati online dei maggiori quotidiani su carta. Il Sole 24 Ore vede crescere del 27% la sua audience organica (quella propria del giornale, senza considerare gli accordi commerciali con altre testate, cioè le cosiddette TAL); il diretto concorrente, Milano Finanza cresce addirittura del 52%; il Messaggero del 21%; Libero del 16%; Il Mattino del 9%; la Repubblica, Il Giornale e il Corriere della Sera dell’8%.
Da segnalare in particolare l’escalation di Leggo, il freepress di Caltagirone Editore, dal marzo scorso diretto da Davide Maria Desario. In sette mesi il sito web del giornale ha scalato ben undici posizioni, dalla 22esima all’undicesima. Una crescita che si è accentuata negli ultimi due mesi: in settembre gli utenti
unici sono aumentati del 29% e in ottobre del 26%, raggiungendo quota 814mila.
unici sono aumentati del 29% e in ottobre del 26%, raggiungendo quota 814mila.
In forte crescita anche i quotidiani nativi digitali. Il Post di Luca Sofri ha visto aumentare i suoi utenti unici organici del 71% rispetto a settembre; Lettera43, diretta da Paolo Madron, del 44% (per questi due giornali online gli incrementi sono dovuti in parte alla rilevazione delle Amp, le Accelerated mobile pages di Google, che in precedenza non veniva effettuata). Affaritaliani di Angelo Maria Perrino è cresciuto del 42%; l’HuffPost diretto da Lucia Annunziata del 12%. Il record di audience, tra i siti di informazione nativi digitali, spetta comunque a Fanpage, fondato nel 2010 da Gianluca Cozzolino e diretto da Francesco Piccinini, che come abbiamo visto si piazzato al settimo posto, con 1 milione 608mila utenti unici (+9%).
Entra in classifica per la prima volta (in precedenza non era rilevato) The Post Internazionale, giornale online di politica estera fondato nel 2010 a Roma da un gruppo di giovani giornalisti guidati da Giulio Gambino, che si colloca in 24esima posizione con 406mila utenti unici nel giorno medio. Un risultato di tutto rispetto, se confrontato con quello degli altri quotidiani nativi digitali.
Notevole anche l’exploit di Notizie.it Network, che entra in classifica alla 47esima posizione con 128mila utenti unici (+92%). È un network di siti che comprende, oltre all’omonimo giornale online, i magazine Style24.it, OfferteShopping.it, Viaggiamo.it, Tuobenessere.it, MammeMagazine.it e MotoriMagazine.it, editi dalla Entire Digital Publishing, società che aggrega le attività editoriali finanziate dalla Digital Capital Factory di Massimiliano Squillace e Nicola Di Campli.
Sono andati bene, in ottobre, i siti di informazione delle tv: RaiNews +15%; SkyTg24 +13%; TgCom24 +6%. In rosso, invece, quelli delle agenzie di stampa: L’Agi ha visto calare i suoi utenti unici del 2%, Adnkronos del 10% e l’Ansa addirittura del 29%. Andamento negativo anche per i siti sportivi, con l’unica eccezione di Eurosport, che cresce addirittura dell’84% (anche in questo caso l’incremento è dovuto in parte alla taggatura delle Amp, partita in ottobre).
NB. Ultimo aggiornamento h.13:40 21 dicembre
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