giovedì 18 gennaio 2024

Dopo Acca Larentia. Cassazione: il saluto fascista è reato quando costituisce pericolo reale per l'ordine pubblico (ANSA)

Cassazione: 'Contro il saluto romano applicare la legge Scelba'

La decisione delle Sezioni Unite della Suprema Corte

18 gennaio 2024, 16:33

Redazione ANSA

Commemorazione in memoria di Sergio Ramelli, a Milano, nel 2021 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Commemorazione in memoria di Sergio Ramelli, a Milano, nel 2021 -     RIPRODUZIONE RISERVATA

Per il saluto romano va contestata la legge Scelba sull'apologia del fascismo e in particolare l'articolo 5.

E' la decisione delle sezioni unite della Cassazione che hanno disposto un processo di appello bis per otto militanti di estrema destra che avevano compiuto il saluto nel corso di una commemorazione a Milano nel 2016.

In mattinata l'avvocato generale e pg di Cassazione Pietro Gaeta aveva sostenuto che "il saluto fascista rientra nel perimetro punitivo della 'legge Mancino' quando realizza un pericolo concreto per l'ordine pubblico"

Le Sezioni Unite della Suprema Corte erano chiamate ad affrontare la questione dopo che la prima sezione penale aveva trasmesso, nel settembre scorso, atti al fine di sciogliere un nodo interpretativo sul saluto fascista.

 

Nelle informazioni provvisorie la Suprema Corte afferma che "la 'chiamata del presente' o 'saluto romano' è un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista, integra il delitto previsto dall'articolo 5 delle Scelba, ove, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista".

I giudici, inoltre, ritengono che "a determinate condizioni può configurarsi" anche la violazione della legge Mancino' che vieta "manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. I due delitti possono concorrere sia materialmente che formalmente in presenza dei presupposti di legge".

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