Il maestro Francesco Piersanti, compositore di colonne sonore, definì un anno fa Beatrice Venezi «inadeguata al ruolo». Oggi, dopo le critiche dei musicisti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e la replica del direttore d’orchestra, in un’intervista all’edizione palermitana di Repubblica rincara la dose: «È intollerabile continuare a spacciarsi per qualcuno che ha delle qualità particolari che evidentemente non si possiedono». Mentre «nel panorama musicale la considerano quasi tutti incompetente, solo che nessuno vuole esporsi per paura di ripercussioni». Piersanti aggiunge che Venezi «ha uno schermo di protezione notevole. Credo che in molti non si espongano temendo ripercussioni sul proprio lavoro. Quando scrissi una lettera al Foglio, sottolineando l’ineleganza della Venezi di presentarsi come direttore d’orchestra in Senato considerata l’investitura politica appena ricevuta, ricevetti una serie di messaggi di condivisione del mio pensiero da parte di persone importanti del panorama musicale. Tutti privati. Nessuno di questi si espose pubblicamente. Il commento dei tanti amici orchestrali che hanno lavorato con lei è sempre lo stesso: “Meglio non parlarne”».


«Millantatrice»

Ma soprattutto, secondo Piersanti, Venezi «Millanta una professione che non c’è sulla carta. Ha fatto solo concerti di un certo tipo per eventi, non ha diretto in teatri di tutto il mondo. È il suo curriculum, basta fare una ricerca». E aggiunge che «siccome è una donna, si tende a pensare che ci si scagli contro di lei per questo motivo. Il che è falso. Il mondo è pieno di donne di talento che dirigono; Oksana Lyniv, Speranza Scappucci, Claire Gibault, Alondra de la Parra, Barbara Hunnigan, Marin Alsop». E infine: «Io non ho alcun interesse a dire che la Venezi non sa dirigere e che le mancano della capacità».