Non perdetevi la farsa che ha come protagonista Matteo Salvini e regista Nicola Porro, e che a metà recita ha visto entrare anche Beatrice Venezi, la 'grande' direttrice d'orchestra che il mondo ci invidia - secondo la vulgata della destra postfascista ed anche meloniana - ma che le grandi istituzioni musicali ancora non invitano (chissà perchè?).
E' stata invitata per difendere le sue idee ( che vengono da quella matrice ideologica) e per raccontarci di quella folla ( un migliaio i posti nel teatro di Nizza) che 'dalle otto di mattina aveva fatto la fila per accaparrarsi un biglietto del suo concerto', e di quei tre che l'hanno contestata al grido: 'non vogliamo una fascista sul podio'.
Nessuno ha avuto modo di dire a quegli sprovveduti cittadini, 'in fila dalle 8 di mattina' che non valeva la pena di prendere freddo per assistere ad un concerto della direttrice italiana che più che 'mediocre' non può essere valutata, e non per le sue idee.
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