Da qualche giorno chi, nella lontanissima Australia, fa uso di saluti e simboli riconducibili al nazismo, è punibile dalla legge e passibile di condanna fino a dodici anni.
In Germania, scrivono oggi i giornali, se fosse successo ciò che a Roma è successo alla commemorazione della strage di Acca Larenzia, la polizia sarebbe intervenuta ed avrebbe proceduto all'arresto dei responsabili. Naturalmente se avessero inneggiato o mostrato simboli nazisti
In Italia, dove alla commemorazione di Acca Larenzia un folto gruppo di fascisti, o postfascisti, si è presentato come uno schieramento militare e ha fatto il saluto 'fascista', non è accaduto nulla di tutto quello che sarebbe accaduto in Australia o in Germania, e forse in tanti altri paesi . Ancora ieri , in tv, importanti esponenti della comunicazione e di partiti di destra hanno detto che sarebbe ora che di quella strage di scoprissero gli autori, mentre su quei saluti hanno taciuto.
Ha taciuto anche Giorgia Meloni che da quella costola è nata, mentre è intervenuta sui panettoni. Ha, invece, parlato Ignazio La Russa,. presidente del Senato e, perciò, seconda carica dello Stato repubblicano, nato dalla sconfitta del fascismo:
"Noi di Fratelli d'Italia non eravamo preseti a quella manifestazione; e, comunque, se il saluto fascista è da considerarsi reato, attendiamo che ce lo dica la Cassazione fra una decina di giorni".
Non si dimentichi che chi parla ha un ruolo istituzionale importantissimo , e che non ha avuto ancora il coraggio di condannare il fascismo. Uno come La Russa può continuare a ricoprire la carica di Presidente del Senato? E la Meloni?
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