sabato 6 gennaio 2024

Covid in calo, ma picchia duro l'influenza, per il flop vaccinale. Record di contagi, ma il picco deve ancora arrivare (da Il Sole 24 Ore, di Marzio Bartoloni)


Covid giù, ma influenza record. Pesa il flop delle vaccinazioni
Covid giù, ma influenza record. Pesa il flop delle vaccinazioni

Ora più del Covid è l’influenza a picchiare duro con una incidenza record mai vista: sono quasi 7 milioni gli italiani messi già a letto finora, poco più di un milione solo tra Natale e Capodanno come ha certificato proprio venerdì l’Istituto superiore di Sanità. Ma il numero reale potrebbe però essere più alto a causa dei ritardi di notifica causati dalle festività di fine anno che sono state sicuramente una micidiale occasione di contagio con effetti pesanti anche per i pronto soccorso presi d’assalto in questi giorni in cui gli studi dei medici sono ancora a metà regime. «Al momento è difficile prevedere quando ci sarà il picco. È tuttavia probabile che nelle prossime settimane ci sarà ancora una circolazione sostenuta dei virus respiratori, specie con la riapertura delle scuole», avverte Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss. E così questa stagione influenzale - la prima dopo la fine dell’emergenza pandemia - potrebbe facilmente battere anche il record dell’anno scorso quando si toccarono i 14 milioni di casi. Tra i più colpiti in questi ultimi giorni ci sono i bambini piccoli: se l’incidenza media nella popolazione è stata di 17,5 casi per mille abitanti, al di sotto dei cinque anni, hanno contratto i virus respiratori 48,7 bimbi ogni mille. Quanto alla gravità, al momento, per l’esperta dell’Iss non sembrano emergere segnali di maggiore aggressività del virus influenzale.

Secondo il monitoraggio di ministero della Salute e Iss nell’ultima settimana l'indice di trasmissibilità è sotto soglia epidemica (a 0,75), calano i contagi segnalati (38.736) e i ricoveri. «L'andamento epidemiologico, pur risentendo di un inevitabile ritardo del conferimento dei dati da parte delle Regioni a causa del periodo festivo, si consolida come assolutamente poco impattante sui ricoveri ospedalieri, indicatore certamente oggi più affidabile e significativo», spiega il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia. Sono invece in aumento i decessi (371). Il numero, però, «include anche i dati delle settimane precedenti che non erano stati notificati da parte di alcune Regioni», spiega ancora Vaia che invita a mantenere «i presidi di prevenzione e terapeutici per i più fragili» a cominciare dalle vaccinazioni per le quali il ministero ha sollecitato più volte le regioni ad attivare tutti i canali (farmacie, medici di famiglia, centri vaccinali) oltre a mettere in pista open day per i vaccini che proseguiranno anche nei prossimi giorni in diverse città d’Italia. La vera spina nel fianco è infatti la mezza debacle della campagna vaccinale di fronte a una più che prevedibile ondata di casi provocata dal mix di Covid e influenza che si era già vista l’anno scorso e che quest’anno sembra ripetersi in modo più virulento mettendo a rischio i più anziani e i fragili visto che anche l’influenza nelle stagioni più intense arriva a contare 8-10mila morti a cui si aggiungono quelli per il Covid ormai in linea con questi numeri.

La copertura vaccinale quest'anno è ampiamente insoddisfacente per i gravi ritardi di diverse Regioni oltre che per il rifiuto generale al vaccino per il Covid che si è allargato anche a quello per l'influenza. In particolare i numeri delle vaccinazioni anti Covid sono un vero flop: al 4 gennaio ancora non è stata raggiunta quota 2 milioni di somministrazioni, con solo 45.983 italiani - complici probabilmente anche le festività - che si sono immunizzate nell’ultima settimana. Per le somministrazioni dell’anti-influenzale mancano dati aggiornati ma a novembre si erano vaccinati solo in 2,2 milioni a fronte di una platea di oltre 20 milioni di italiani che per età o fragilità dovrebbero proteggersi.

Eppure uno studio appena pubblicato su Eurosurveillance ha confermato un buon livello di protezione del nuovo vaccino anti Covid che ha mostrato un’efficacia del 70,7% contro il ricovero e del 73,3% dalle cure in terapia intensiva. Intanto in Spagna di fronte al boom di casi di Covid e influenza la ministra della Salute Monica Garcia ha invitato «ad avere sempre a portata di mano la mascherina» da indossare negli ambienti affollati.

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