venerdì 12 gennaio 2024

Richard Gere risponde a tono a Matteo Salvini sul caso Open Arms: 'sono molto fiero di poter aiutare le persone, e questa è l'unica ragione per vivere' (da Il Mattino)

 

Richard Gere risponde a Salvini: «Sono un privilegiato, ma non ho un aereo privato». L'attore intervistato su Rai3
Richard Gere risponde a Salvini: «Sono un privilegiato, ma non ho un aereo privato». L'attore intervistato su Rai3© Ansa

Richard Gere è stato ospite di Marco Damilano nella puntata di “Il cavallo e la torre” in onda venerdì 12 gennaio, alle 20.40 su Rai 3. L'attore ha parlato del caso Open Arms, che ha visto oggi l'udienza del processo con la partecipazione del ministro Matteo Salvini. «Io testimone al processo Salvini su Open Arms? No. Ho preferito un intervento a distanza. Ho offerto una testimonianza scritta ma non è stata accettata», ha detto Gere.

 

«Non ho un aereo privato»

«Non è facile arrivare a Palermo. E sono lieto di questo invito (in trasmissione ndr) perché è importante esprimersi su quanto stava accadendo su quella nave», ha aggiunto sul processo a carico dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini. Gere salì sulla nave Open Arms per portare aiuti. I politici in Italia dissero che era un privilegiato in cerca di visibilità, Salvini disse che «poteva portare i migranti sul suo areo privato». «Sì, io sono un privilegiato, ma non ho un areo privato. Mi spiace, vivo in una cittadina. Sono molto fiero e orgoglioso di essere in grado di poter aiutare le persone, questa è l'unica ragione per vivere. Non mi aspetto che tutta la popolazione del pianeta agisca come Gesù».

Non bisogna «prendersi il mondo sulle spalle, ma siamo tutti abitanti di questo mondo. Senza un senso di comune responsabilità non si va da nessuna parte».«Bisogna dimostrare la parte più nobile della nostra anima - ha aggiunto -. Il Mediterraneo si è trasformato in un cimitero ma tutti vediamo che siamo sulla stessa barca. Possiamo creare veramente un punto di non ritorno di amore e compassione. Troveremo il modo di farlo, si può fare».

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