Ieri, ascoltando la tv - a volte serve, rarissimamente - qualcuno ha sottolineato la risposta della Meloni ad una domanda del tipo: ci dica tre cose che farà in questo 2024, perchè prioritarie. La premier, con la sfacciataggine che conosciamo, e con l'ironia che, invece, è nuovissima, ha risposto: "abolire la povertà, far tornare la pace nel mondo, rifare, a spese dello Stato, interni ed esterni delle case agli italiani". Intendeva, facevano notare in tv, prendere pe ril c... Conte.
Già. Il discorso sulla povertà faceva eco al 'reddito di cittadinanza' dei 5S che avrebbe prodotto più guai nei fannulloni giovani italiani, che reali vantaggi alle famiglie bisognose (senza parlare naturalmente dei casi limite di percettori di tale sussidio con beni al sole che solo lo Stato non conosceva). E poi sul rifacimento delle case degli Italiani a spese dello Stato, il bersaglio della Destra e non solo, del bonus del 110%., rivelatosi, con i benefici, non sempre riconosciuti, costosissimo per le casse pubbliche, ed anche stimolatore di appetiti da parte della malavita sempre viva ed attiva.
Dunque la Meloni voleva prendere per il c... Conte e i grillini.
Ma poi, all'indomani di quella conferenza, eccola all'azione. Il Garante contro la corruzione ha messo in evidenza come con le recenti direttive del Governo sugli appalti, il nuovo oggetto del desiderio delle mafie è il Pnrr. Tolti pali e paletti di controllo - non la vituperata burocrazia che resta intatta - i fondi europei potrebbero andare a foraggiare al malavita, Ma di questo ci accorgeremmo a cose fatte, quando non serve più.
Esattamente la stessa cosa che è accaduto con il Bonus grillino, impostato male e mal gestito, come ha dimostrato il caso di quel farabutto impresario che era riuscito a scucire alle banche crediti per 4-5 miliardi, con false fatture per lavori mai fatti.
Dunque faccia pure dell'ironia la premier, ma attenta a non fare gli stessi errori dei suoi oppositori di oggi, al governo prima di lei.
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