Oggi a Palazzo Chigi è stata presentata la programmazione delle iniziative per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Iniziative patrocinate dalla presidenza del Consiglio dei ministri, per questo motivo le ha illustrate il sottosegretario Alfredo Mantovano: “La data del 27 gennaio, e quello che questa data significa per tutti noi, quest’anno non può prescindere da un’altra data nella quale si è consumato un evento tragico da cui ha preso avvio una guerra che non accenna a ricomporsi, e la data a cui faccio riferimento è quella del 7 ottobre. Non intendo parlare dell’aggressione di Hamas, della reazione di Israele, degli effetti che tutto questo sta provocando in un’area geografica che si allarga progressivamente. Intendo dire che questi eventi sono stati l’occasione per far emergere un antisemitismo che esiste, che è diffuso, che si sta manifestando in un modo anche violento”.
"Il governo - sottolinea Mantovano - non solo rifiuta questa sovrapposizione ma ritiene che quanto accade in Medio Oriente dal 7 ottobre, in particolare la reazione del governo di Tel Aviv all'aggressione terroristica di Hamas, rappresenti solo l'occasione strumentalmente utilizzata per far emergere con virulenza un antisemitismo che già c'era e che non era neanche tanto latente. L'odio antiebraico era presente già prima nell'universo del web, circolava in alcuni ambienti intellettuali con ammiccamenti" in parte del mondo universitario e quindi "le manifestazioni apparentemente filopalestinesi in realtà pro Hamas che si sono moltiplicate a partire dal 7 ottobre cadono su un terreno già preparato ed è su di esso che intervengono una serie di iniziative che il governo italiano appoggia, promuove e condivide, in primis la Giornata della Memoria".
Nel 2024 la Giornata della Memoria va celebrata "non sottovoce - dice Mantovano - quasi fosse qualcosa di pericoloso o da ridimensionare per evitare problemi" questa situazione "raccomanda come e più che negli anni passati di tenere vivo il ricordo della Shoah con queste iniziative".
Di Segni: “Non faremo la maratona della Memoria, impossibile per motivi sicurezza”
"Non abbiamo potuto quest'anno per motivi di sicurezza organizzare la maratona" in occasione del Giorno della Memoria: "È importante prendere atto che purtroppo un evento promosso da molti anni in diverse città quest'anno non si può fare. Quest'anno ci sembra impossibile pensare di poter correre per le strade d'Italia. E se c'è una situazione dove sono liberi coloro che alzano il braccio per il saluto romano e fanno loro sì le manifestazioni, così come lo squadrismo dei centri sociali che sono quasi tutelati da una libertà costituzionale, evidentemente è aberrante che non lo possa fare tutta la cittadinanza per correre liberamente. E questo è l'impegno di coerenza sul quale chiediamo attenzione". Lo ha detto la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche, Noemi Di Segni, nel corso della conferenza stampa per la presentazione delle iniziative.
Successivamente, rispondendo ad una domanda in merito, Mantovano ha affermato: "Siamo ovviamente in grado di garantire la sicurezza di qualsiasi iniziativa pubblica. Ovviamente rispettiamo la sensibilità dell'Ucei di promuovere o soprassedere su singole iniziative". Quanto alla gestione delle manifestazioni, "il governo italiano mantiene, anche nella continuità delle scelte fatte da diverse maggioranze di governo, una linea di gestione dell'ordine pubblico che è il rispetto della libertà di manifestare. Questa libertà non è senza limiti, incontra limiti nelle leggi in vigore e nell'ordine pubblico, e ogni qualvolta questi limiti vengono superati si interviene, se possibile nell'immediatezza".
Nessun commento:
Posta un commento