domenica 21 gennaio 2024

Musica e Animazione, al Palazzetto Bru Zane, Venezia (ANSA)

 

Musica ottocentesca e cinema dei primordi. Analizza e approfondisce il legame tra questi due mondi il primo 'cine-concerto' della stagione 2023-2024 che Palazzetto Bru Zane propone a Venezia il 1 febbraio nella sua sede in San Polo. Il centro, che dal 2009 promuove la riscoperta della musica romantica francese, affida al relatore Marco Bellano, accompagnato dal baritono Alberto Spadarotto e dal pianista Gabriele Dal Santo il compito di accompagnare il pubblico alla scoperta del rapporto tra musica e animazione partendo dal famoso locale parigino Le Chat Noir di Montmartre. "Il cinema è nato nel 1895 in Francia, e da allora l'immagine in movimento ha fatto molta strada - spiegano i promotori -.





Certe immagini in movimento molto speciali, tuttavia, sono ancora più antiche del cinema: quelle animate, in cui ogni singola posa è frutto di una creazione artistica, e non di una ripresa automatica". Anche nel caso dell'animazione la Francia è stata terreno fertile. Nel Romanticismo, dal 1890, il celebre cabaret Le chat noir propose a Montmartre una versione rinnovata del teatro delle ombre, proveniente dal lontano passato delle isole di Bali e Giava. Artisti e compositori d'eccezione lavorarono per circa dieci anni a una serie di spettacoli che divertirono e meravigliarono, in bilico fra opera lirica, satira, storia e magia. Nel corso dell'incontro a Palazzetto Bru Zane saranno proposte le ricostruzioni di Le Sphinx (Amedée Vignola, 1896) e La marche à l'étoile (Henri Rivière, 1890), basate su materiali originali d'epoca conservati al Museo del Precinema di Padova. Si renderà omaggio anche a un altro pioniere dell'animazione francese: Émile Reynaud, inventore del prassinoscopio e poi delle Pantomimes lumineuses, andate in scena al Musée Grevin del 1892 al 1900. Queste furono a tutti gli effetti le prime proiezioni a disegni animati della storia, con musiche originali composte da Gaston Paulin, che saranno proposte assieme alle ricostruzioni di due spettacoli realizzate da Julien Pappé e dalla Cinémathèque Française


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