Consentiteci, una tantum, di intervenire nel dibattito sugli influencer e sulla tragica fine della signora Pedretti.
Cominciamo dalla Ferragni che all'inizio della storia sul pandoro Balocco abbiamo difeso, perchè non poteva essere che una influencer amatissima e seguitissima fosse diventata all'improvviso una da abbattere e dimenticare.
La storia che si sia trattato di un incidente dovuto ad errore di comunicazione è assai poco convincente per una donna giovane ma che la sa lunga sulla comunicazione che è lo strumento del suo reddito milionario. La successiva implicazione in altre storie dello stesso tenore fa capire che alla base di quelle operazioni c'era del buono ed anche del marcio. Soprattutto per gli acquirenti dei prodotti sponsorizzati, ai quali si dava da credere che il ricavato sarebbe andato in azioni benefiche ed invece così non era, per lo meno non lo era del tutto.
Oggi i giornali scrivono che lei si è già ripresa dopo lo scandalo e la interruzione di rapporti con notissimi marchi e che è di nuovo in sella al suo business. Fessi noi: di questo non si può dare la colpa alla Ferragni?
E veniamo invece alla coppia di influencer oggi più chiacchierata: Lucarelli-Biagiarelli, che indirettamente e involontariamente avrebbe, a detta di taluni, una qualche responsabilità nel suicidio della 'trattora' sig.ra Pedretti.
Non stiamo a rammentare i fatti perchè già abbastanza noti.
Vogliamo soltanto dire che la coppia sta facendo carriera esibendo la faccia cattiva. E' una tecnica vecchia, conosciutissima, praticata in molti campi, ma anche facile da smascherare. Dove però si corrono - e la Lucarelli li corre sempre, esagerando, rischi gravissimi- e non parliamo naturalmente della sig.ra Pedretti. Parliamo invece della accuse rivolte a quel giovane che in Australia aveva avuto una gravissimo incidente che gli aveva fatto perdere una gamba e di quella mamma che da mesi e mesi vive in America accanto a sua figlia piccola, malata di una malattia gravissima e rarissima.
In questi due casi Lucarelli, maestrina con la penna blu, aveva chiesto che l'uso delle donazioni venisse reso pubblico, perchè secondo la sua accusa, sia il giovane con la gamba amputata che la povera mamma della bimba malata ne avessero approfittato.
Questa è una vera e propria mascalzonata, inaccettabile da una che è rimasta in giuria di una nota trasmissione tv- scusate se mischiamo cose diversissime fra loro - nonostante sapesse - e come poteva ignorarlo - che il suo compagni Biagiarelli, avrebbe partecipato alla stessa da concorrente.
Una cime Lei, cavallerizza senza macchia e senza paura, avrebbe dovuto dimettersi per incompatibilità, o consigliare al compagno di non parteciparvi; solo allora, magari, puntare il dito accusatorio verso altri che versano in situazioni molto particolari per la loro gravità. Speriamo che la Lucarelli e il suo compagno capiscano, potrebbe essere la volta buona. Solo così questo scandalo non è avvenuto invano.
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