Spari alla festa con Delmastro. L'immunità parlamentare è stata richiamata dal deputato Emanuele Pozzolo solo per opporsi al sequestro degli indumenti. E quanto si è appreso da ambienti vicini all'indagine, condotta da carabinieri e procura di Biella, su quanto avvenuto la notte di capodanno a Rosazza, dove, durante una festa, un colpo partito accidentalmente dalla pistola dell'onorevole ha ferito uno dei presenti. Nell'immediatezza Pozzolo non si è sottoposto allo Stub, l'esame con cui vengono rilevate tracce che riconducono a uno sparo, appellandosi all'immunità per il sequestro degli abiti. Dopo qualche ora, dietro consultazione con dei conoscenti, ha fatto svolgere il test non solo sulle mani ma anche sugli abiti, che comunque non ha consegnato.
Il testimone: «Mostrava la pistola tenendola in mano»
«Era molto allegro e stava mostrando la pistola tenendola nel palmo della mano». Così è stato descritto il comportamento di Emanuele Pozzolo, deputato Fdi, da un testimone, presente alla festa di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza, che vuole restare anonimo e che è già stato sentito dai carabinieri. «La pistola era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino» spiega il testimone che dice che lo sparo «si è sentito all'improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l'arma, visto peraltro che c'erano anche dei bambini». Secondo le testimonianze rese ai carabinieri subito dopo lo sparo sono intervenuti due degli agenti della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, al momento non presente alla festa, che hanno prestato i primi soccorsi al ferito, un elettricista di 31 anni, e hanno messo l'arma in sicurezza.
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Lesioni aggravate, le indagini
Emanuele Pozzolo è indagato per lesioni aggravate. In procura a Biella è stato aperto un fascicolo nei confronti del deputato, dal momento che è sua la pistola che nella notte di Capodanno ha ferito un 31enne durante la festa nei locali della Pro loco a Rosazza. Il diretto interessato però ha dichiarato di non essere stato lui a sparare. Si tratta dunque di un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini del caso.
La revoca del porto d'armi
La Prefettura di Biella procederà con la revoca del porto d'armi per la difesa personale rilasciato al deputato Emanuele Pozzolo. La decisione arriva dopo che dalla sua arma, una mini pistola, è partito il colpo che ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Delmastro. L'arma è stata comunque già sequestrata la notte dell'1 gennaio all'arrivo dei carabinieri. La decisione della revoca viene presa dalla Prefettura di Biella, dal momento che il deputato vercellese risulta avere preso di recente la residenza a Campiglia Cervo, nel Biellese.
Cosa è successo
Ferito a una gamba da un proiettile partito dalla pistola di un deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo. È accaduto la notte scorsa nel Biellese al termine di una serata di festeggiamenti per il Capodanno. Il ferito, in maniera non grave, è un 31enne, genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. È stato portato subito in ambulanza all'ospedale di Ponderano, da dove è stato dimesso nel corso della giornata. La procura di Biella, di concerto con i carabinieri, ha avviato gli accertamenti.
La pistola
Da una prima ricostruzione risulta che il colpo è partito da una mini-pistola, una North american arms LR22 regolarmente detenuta, che Pozzolo stava mostrando ad alcuni presenti. «Confermo che il colpo è partito accidentalmente ma non sono stato io a sparare», ha detto il deputato.
La festa di Capodanno
L'episodio ha avuto come cornice Rosazza, un paese dell'Alta Valle Cervo che conta meno di cento residenti e che i promoter turistici amano presentare come «uno dei borghi più misteriosi d'Italia»: merito di certe vere o presunte influenze esoteriche e massoniche nelle architetture volute, secondo la tradizione, da un illustre cittadino del passato, Federico Rosazza, senatore del Regno d'Italia e membro della Giovane Italia mazziniana. La sindaca del paese è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario. Per la festa, cui era presente anche il componente del governo insieme al suo seguito, erano stati presi in affitto i locali della Pro Loco.
Chi è
Emanuele Pozzolo, 38 anni, è originario di Vercelli. Anche lui aveva trascorso la serata a Rosazza, ma aveva atteso il Capodanno nella casa di famiglia, ed era passato per un saluto a notte inoltrata, quando ormai la festa era alle battute conclusive. Da quel che risulta, aveva con sé un mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo: L'arma passa di mano in mano e ad un certo punto è partito un colpo che ha raggiunto la gamba di uno dei presenti, il marito della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro. «Non ero presente - racconta il sottosegretario - perché ero fuori, nel piazzale, a ritirare alcune borse con dei prodotti alimentari che ci eravamo divisi. Al rientro mi hanno raccontato tutto. Mi sono sincerato che fossero stati chiamati i soccorsi. La mia scorta mi ha consigliato di andare, ma non correvo alcun pericolo e sono rimasto. Per fortuna il ragazzo se l'è cavata con una decina di giorni di prognosi. Ma la vicenda poteva avere un altro risvolto».
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