Il numero ieri in edicola del settimanale del Corriere, Sette, offriva una interessante inchiesta sulle famiglie italiane al tempo del Covid. Venti famiglie, variamente articolate per composizione e professioni, una per regione, interpellate su come fanno ad arrivare a fine mese al tempo della grande epidemia. L'inchiesta, condotta da Stefano Rodi, di ogni famiglia tracciava un sintetico ritratto.
Per la Lombardia la famiglia prescelta era quella dei Borchardt, liutai; i capofamiglia, Sybille e Gaspar, di origine tedesca, lavorano nella bottega di liuteria, ed hanno quattro figli.
" I nostri strumenti - hanno dichiarato al giornalista - come beni di lusso: è stata dura ma adesso va bene".
Parlano della loro formazione presso il grande liutaio cremonese Bissolotti 'dalla cui bottega uscivano i violini di Uto Ughi e Salvatore Accardo'... non specificando che da Bissolotti i due nostri noti violinisti portavano regolarmente i loro preziosi strumenti storici per la normale manutenzione o in caso di qualche problema. Bissolotti certamente non ha costruito i loro strumenti che sono, invece, Stradivari e Guarneri del Gesù.
Borchardt dichiarava poi che oggi la produzione di nuovi strumenti si limita alla famiglia degli archi, escludendo i contrabbassi, che richiederebbero molto spazio, di cui la loro bottega non dispone, e, non a caso non include i liuti.
Dopo aver dunque chiarito che una bottega di liuteria oggi si dedica quasi esclusivamente alla costruzione e riparazione di strumenti ad arco ( violini, viole, violoncelli) e affatto di liuti (strumento antico dal quale derivano le denominazioni di liutaio e liuteria oggi estesa agli archi dell'orchestra), stupisce che a chiusura dell'articolo- intervista il giornalista scriva: " Col Covid paradossalmente, va meglio, come spesso accade con i beni di lusso... il problema sono state le consegne visto che chi compra un gioiello di legno delicato come sono i liuti, non si affida a Uber per la consegna".
Ma allora il giornalista ha capito o no che loro costruiscono violini viole e violoncelli e che la denominazione della loro bottega- liuteria - deriva da quello strumento antico, un tempo in uso ed oggi quasi del tutto inutilizzato, fatta eccezione dei pochi gruppi che si dedicano alla musica dei secoli passati?
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