Le imprese e i governi dovrebbero collaborare per affrontare il cambiamento climatico. I paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali. La Presidenza italiana del G20 sta lavorando per garantire che sosteniamo collettivamente il nostro impegno a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. È nell'interesse di tutti raggiungere questo obiettivo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo in videocollegamento al Summit B20. "La Banca centrale europea stima che il cambiamento climatico incontrollato causerà un calo del 40% della produttività delle aziende entro il 2050 - ha ricordato il premier -. Abbiamo bisogno di finanziamenti privati su larga scala, insieme a maggiori investimenti pubblici, per accelerare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Le aziende sono esattamente al centro della transizione ecologica. Dovranno cambiare la struttura produttiva, adattarsi alle nuove fonti di energia e il governo è pronto a supportarle".
"Il settore pubblico deve agire per creare condizioni favorevoli per sbloccare gli investimenti privati. La Presidenza italiana del G20 sta lavorando per preservare e rafforzare un efficace sistema commerciale multilaterale basato su regole all'interno dell'Organizzazione mondiale del commercio", ha poi aggiunto il presidente del Consiglio. "Vogliamo mantenere un ambiente commerciale aperto, equo e trasparente che possa avvantaggiare le aziende, i consumatori, ma anche i lavoratori e ciò significa promuovere i diritti dei lavoratori, insieme ai sindacati e alle nostre parti sociali", ha proseguito. "Insieme, i governi e le imprese possono plasmare un futuro migliore per le nostre società. Il settore privato può svolgere un ruolo importante nell'aiutarci a realizzare il nostro programma del G20", ha concluso il presidente del Consiglio.
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