mercoledì 6 ottobre 2021

Al Corriere della Sera (ed.romana) non distinguono il Teatro di Roma dal Teatro dell'Opera di Roma

 Non sappiamo che faccia abbia nè che età la giornalista che  ha firmato M.E.F. un trafiletto nel quale si racconta dell'ultimo indecente colpo di coda della ormai ex sindaca Raggi, in procinto di lasciare il Campidoglio. E cioè della nomina di un suo fedelissimo Maurizio Costanzo ( non si era prestato, o era stato chiamato, a dare qualche consiglio alla sindaca a corto di idee, alla vigilia della contesa elettorale?). 

Il quale, invece di godersi una serena vecchiaia, vista la sua età, non demorde e cerca con ogni mezzo e in qualunque maniera, di restare 'in scena', anche ora che le manca 'la voce per cantare', perchè raucizzata dagli anni:83 suonati, la sindaca voleva alla presidenza del Teatro di Roma, che la giornalista confonde con il Teatro dell'Opera di Roma, altra importante istituzione romana che da mesi ha un sovrintendente scaduto (Carlo Fuortes) che resta lì, oltre che alla Rai, per gli affari correnti. 

La Raggi, alla quale la destra della Meloni diede lo stop a giugno, nel timore che prima di andar via nominasse il nuovo sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma - ha capito M.E.F.? 

La nomina avanzata ora di Costanzo non è al Teatro dell'Opera di Roma ma al Teatro di Roma,  che è una consorzio che gestisce  Teatro Argentina, Teatro India, Teatro Valle, ora 'Franca Valeri' e forse anche qualched'un altro di minor prestigio:  e la destra, sicura di vincere le elezioni, voleva nominare il nuovo sovrintendente a elezioni avvenute.

 Stupisce il grossolano errore anche perchè  Dagospia che ha diffuso la notizia, e da cui il Corriere l'ha tratta, non può essere stato all'origine dell'errore.

 La Raggi, che ormai non è più sindaca di Roma, e che nonostante questo ha già fatto in queste ore un'altra nomina che spettava al Campidoglio, voleva dimettere l'attuale presidente del Teatro di Roma, Bevilacqua ed al suo posto insediare  Maurizio Costanzo. Il quale non ha detto, no grazie. neanche per sogno,  tutt'altro; ha risposto alla Raggi che lui dirigerebbe volentieri il Teatro di Roma se andasse bene a tutti. Ma a tutti non può andar bene. E neanche a qualcheduno se a nominarlo è una sindaca non rieletta.

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                   da Dagospia leggiamo

COLPO DI CODA (ALLA VACCINARA) DI VIRGINIA RAGGI – SCONFITTA MA NON DOMA: IN BARBA AI RISULTATI ELETTORALI (QUARTO POSTO DIETRO CALENDA), LA SINDACA USCENTE AVVIA LE PROCEDURE PER LA NOMINA DEI VERTICI DEL TEATRO DI ROMA – SCOPPIA IL FINIMONDO: IL NOME CHE CIRCOLA CON PIU’ INSISTENZA PER LA PRESIDENZA E’ QUELLO DI MAURIZIO COSTANZO, CASUALMENTE CONSIGLIERE PER LA COMUNICAZIONE DELLA RAGGI – E DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO, NICOLA ZINGARETTI, E DAL MINISTRO DEI BENI CULTURALI, DARIO FRANCESCHINI, PARTE UNA STEREOFONICA PERNACCHIA: VIRGI’, NUN ZE PO’ FA’! 

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