domenica 10 ottobre 2021

AMA: lo schifo della Raggi

 Siamo tornati a prima, anzi a peggio di prima. Ormai la Raggi, sconfitta, non si occupa più di raccogliere la monnezza, preferisce incontrare i candidati a succederle in Campidoglio, ai quali lascia il più bel regalo che si posa immaginare: montagne di rifiuti in tutta la città.

 Tanto per esemplificare.

 A Roma, in via Nomentana, al civico 905, sede di un Condominio dove fra l'altro è attivo un asilo nido, ci sono cinque cassonetti - da tempo abbiamo segnalato al Comune ed all'AMA che quei cassonetti sono vergognosi, sembrano venuti da una zona di guerra, sono come bombardati oltre che puzzolenti - per la raccolta della monnezza, i camion passano  li svuotano alla bell'e meglio  la montagna di sacchetti che sono a terra restano lì, perché da almeno una settimana nessuno passa a raccoglierli nè gli autisti dei camion  ne segnalano  la presenza. e così la montagna aumenta, perché impedisce ai cittadini di gettare la monnezza nei cassonetti divenuti irraggiungibili. 

 E Lei, la Raggi,  o 'della monnezza', che fa. Annuncia per la centesima volta che riaprirà il Teatro Valle, ora intitolato a Franca Valeri, ma non dice quando; così potrà infuturo rimproverare al suo successore di non aver dato seguito alle sue determinazioni. Oppure pensa ad assicurare un premio, per i consigli ricevuti, a Maurizio Costanzo, che alla vigilia della sua uscita di scena candida alla Presidenza del Teatro di Roma.

 Questo è l'ultimo atto della RAGGI, ovvero 'della MONNEZZA'.

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