Il teatro Regio di Parma ha da oggi un nuovo sipario firmato dall'artista Mimmo Paladino, lo stesso che ha realizzato il sipario del teatro Argentina a Roma e ideato opere ora esposte in musei come il Metropolitan e il Moma di New York. Simbolico il giorno di questa inaugurazione, cioè quello del Gala con cui il festival Verdi festeggia i 208 anni dalla nascita del compositore.
Prima dell'esibizione di Maria Agresta e del baritono Gabriele Viviani, il pubblico sarà accolto dal sipario che si aggiunge, non si sostituisce, a quello storico realizzato nel 1829 da Giovanni Battista Borghesi; una nuova porta che apre al mondo della musica e dell'arte in generale. "Una soglia da attraversare. Un velo da sollevare. Una cortina da superare per andare oltre, più avanti, più in profondità" ha sottolineato la direttrice del Regio Anna Maria Meo.
Realizzato (con il sostegno del Reggio Parma Festival) dagli artigiani dei laboratori del teatro Regio guidati da Franco Venturi, il sipario è composto da una serie di frammenti figurativi, una sinfonia di colori e forme ispirata proprio a Verdi. "Si tratta di una dedica non esplicita, ma la musica di Verdi è stato il punto di partenza" ha spiegato Paladino. Una sinfonia in cui il colore vuole essere un inno alla positività perché "dopo una tragedia, dopo una situazione come quella che abbiamo vissuto, c'è sempre voglia di pensare a qualcosa che porti felicità". Sarà un nuovo inizio anche perché il gala Verdiano sarà l'ultimo spettacolo prima del ritorno dei teatri a capienza piena. Per le ultime rappresentazioni del Ballo in maschera, del Simon Boccanegra in forma di concerto e anche per il Rave in maschera in programma il 13, il Regio potrà accogliere 1.100 spettatori. E anche per questo il teatro ha messo a disposizione degli under 30 biglietti a 20 euro (10 per il rave). (ANSA).
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