domenica 10 novembre 2024

Città di Castello. Esposto in Cattedrale un grande 'sacco' di Alberto Burri, per commemorare San Francesco ( da La Nazione)

 Incidente bus

Il "Sacco" di Burri fa il pieno in Cattedrale

L’opera del Maestro legata al convegno su San Francesco. Oggi ultimo giorno . per l’esposizione.

Il "Sacco" di Burri fa il pieno in Cattedrale

Il ’Grande Sacco’ del maestro Alberto Burri esposto nella Cattedrale di Città di Castello

Tantissime persone in questi giorni sono entrate in Cattedrale per ammirare l’esposizione

 del Grande Sacco di Burri. Il gigantesco Sacco, creato come scenografia per l’Avventura 

di un povero cristiano – Atto I dell’opera di Silone- ieri ha fatto a sua volta da fondale al 

convegno che analizzava un possibile parallelismo dell’opera di Burri con il messaggio di San

 Francesco attorno alla povertà. La Cattedrale per l’occasione era davvero gremita di persone

 intervenute al primo dei due appuntamenti in programma in questo fine settimana per le 

o Paolucci Bedini con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana monsignor 

Nazzareno Marconi e Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri. Con loro il maestro 

Stefano Ragni, critico musicale, e fra Giuseppe Magrino maestro emerito della Cappella

 musicale della basilica di San Francesco in Assisi. "Lo spazio sacro della Cattedrale accoglie

questo prezioso incontro che favorisce il confronto tra diversi linguaggi della cultura", ha

 detto il vescovo in apertura del convegno. Il professor Corà ha spiegato la genesi dei 

sacchi di Burri, il loro valore simbolico e artistico mentre monsignor Marconi ha parlato del l

egame tra il territorio dell’Altotevere e San Francesco. Oggi ultimo giorno per l’esposizione

 del Sacco di Burri (dalle 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19) mentre alle ore 17 la Cattedrale 

ospita il concerto in onore dei Santi Patroni Florido e Amanzio, "Le Stimmate", oratorio per s

oli, coro e orchestra composto, nel 1997, da fra Magrino ed eseguito per la prima volta dalla

 Schola cantorum Abbatini e dall’orchestra instabile di Arezzo.

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