Il "Sacco" di Burri fa il pieno in Cattedrale
L’opera del Maestro legata al convegno su San Francesco. Oggi ultimo giorno . per l’esposizione.
Tantissime persone in questi giorni sono entrate in Cattedrale per ammirare l’esposizione
del Grande Sacco di Burri. Il gigantesco Sacco, creato come scenografia per l’Avventura
di un povero cristiano – Atto I dell’opera di Silone- ieri ha fatto a sua volta da fondale al
convegno che analizzava un possibile parallelismo dell’opera di Burri con il messaggio di San
Francesco attorno alla povertà. La Cattedrale per l’occasione era davvero gremita di persone
intervenute al primo dei due appuntamenti in programma in questo fine settimana per le
o Paolucci Bedini con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana monsignor
Nazzareno Marconi e Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri. Con loro il maestro
Stefano Ragni, critico musicale, e fra Giuseppe Magrino maestro emerito della Cappella
musicale della basilica di San Francesco in Assisi. "Lo spazio sacro della Cattedrale accoglie
questo prezioso incontro che favorisce il confronto tra diversi linguaggi della cultura", ha
detto il vescovo in apertura del convegno. Il professor Corà ha spiegato la genesi dei
sacchi di Burri, il loro valore simbolico e artistico mentre monsignor Marconi ha parlato del l
egame tra il territorio dell’Altotevere e San Francesco. Oggi ultimo giorno per l’esposizione
del Sacco di Burri (dalle 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19) mentre alle ore 17 la Cattedrale
ospita il concerto in onore dei Santi Patroni Florido e Amanzio, "Le Stimmate", oratorio per s
oli, coro e orchestra composto, nel 1997, da fra Magrino ed eseguito per la prima volta dalla
Schola cantorum Abbatini e dall’orchestra instabile di Arezzo.
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