mercoledì 20 novembre 2024

Sciopero alla Fenice. I dipendenti denunciano l'arroganza di Ortombina

  Ora i rappresentanti sindacali entrano nei dettagli del malcontento che agita i dipendenti della Fenice. Raccontano di un’orchestrale incinta all’ottavo mese che sarebbe stata costretta ad andare in maternità anticipata; di un suo collega gravemente malato, assentatosi per una terapia salvavita, a cui sarebbe stato decurtato lo stipendio; di un altro strumentista, a cui non sarebbe stata riconosciuta l’assenza per la malattia del figlioletto, con una ulteriore penalizzazione della retribuzione. Il giorno dopo l’annullamento della prima dell’Otello alla Fenice, originariamente in programma per stasera, si alza ulteriormente il livello dello scontro nel teatro lirico lagunare. Le dichiarazioni rilasciate lunedì dal sovrintendente in partenza per la Scala, Fortunato Ortombina, hanno innescato la reazione ancor più arrabbiata dei laboratori. Ed ecco, ieri, la lettera delle rappresentanze sindacali unitarie, indirizzata allo stesso sovrintendente, che alza il tiro con gli esempi citati e non solo. «I lavoratori sono umiliati da questa gestione del teatro. Chiedono solo una conduzione più umana, più flessibile, più di buon senso» sintetizza una delle rsu. «Argomentazioni pretestuose, dettate dal livore - la replica, a distanza, di Ortombina - Non meritano risposte nel merito, posso dire che le questioni poste sono già in parte superare dall’ultimo verbale della trattativa. Da lì bisogna ripartire».

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