martedì 19 novembre 2024

Giuli a Venezia: buone notizie per la Fenice, come in altri casi si rivelano notizie funeste. Il nome che ha in mente lui e le sorelle è non meritevole e il sindaco Brugnaro e il CdI del teatro si oppongano

 Visita in Veneto per il ministro Giuli, a Mestre (Venezia) alla mostra permanente del Museo del 900, quindi l’incontro con fotografo canadese Edward Burtynsky tra le gigantografie dell’esposizione temporanea che denunciano i grandi disastri ambientali. 

Appena prima, la riunione proprio con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, perché a poco più di un mese dalla partenza di Fortunato Ortombina non c’è ancora l’accordo, tra Fondazione e Governo, sul nome del futuro soprintendente del Teatro La Fenice. Il governo spinge per Nicola Colabianchi, attuale soprintendente al lirico di Cagliari. La città per una soluzione più vicina al territorio. Preoccupa anche lo sciopero, il terzo di fila, annunciato dai lavoratori per la prima dell’Otello di Verdi, il 20 novembre, che aprirà la nuova stagione della Fenice. Diverse le richieste contrattuali ed economiche a cui chiedono risposte.

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P.S. 

Il governo, lo andiamo ripetendo da settimane, non deve, e non può - perchè la legge non glielo permette -  spingere nessuno, se non ricattando le varie amministrazioni. 

desso Giuli, ,mandatario delle sorelle Meloni, sta tentando di  ricattare anche la Fenice di Venezia, dove certamente prometterà per insediarvi un fedelissimo della Meloni, 'particolare attenzione' (cioè finanziamenti) e presenze autorevoli ( visita di Meloni senza Giambruno) nel caso in cui il  'candidato governativo' proponesse 'casetta de trastevere', nella serata inaugurale. Sarebbe una grande novità in linea con la cultura 'popolare' di destra, al posto di Traviata - uffa!- vista e rivista. ( Pietro Acquafredda) 

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