Dopo l’incontro tra la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivano dettagli importanti.
Il pranzo “segreto” con Sergio Mattarella e la rabbia, poi placatasi, della Premier Giorgia Meloni. Arrivano ulteriori dettagli del faccia a faccia tra la Presidente del Consiglio e il Capo di Stato a seguito dell’incontro avvenuto nelle scorse ore al Colle. In particolare sarebbero stati attribuiti dei virgolettati ben precisi alla leader di FdI nel contesto di tensione che si è venuto a creare tra gli alleati di Lega e Forza Italia.
“Faccio saltare il governo”: la rabbia di Giorgia Meloni
La notizia del pranzo andato in scena nelle scorse ore tra la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è diventata ormai di dominio pubblico. Quello che, invece, sta emergendo adesso, è il dialogo che i due volti politici del nostro Paese avrebbero avuto.
In particolare, l’alta tensione della Meloni relativa a quanto sta accadendo tra i suoi alleati: Lega e Forza Italia. Il retroscena, con tanto di virgolettati attribuiti alla Premier, è arrivato dal Corriere della Sera che ha spiegato come la Presidente del Consiglio, prima di salire al Colle, avesse detto: “Se Matteo e Antonio continuano, faccio saltare il governo e porto tutti al voto”.
Una frase poi messa da parte e cambiata in “Siamo il governo più solido d’Europa”.
Gli altri temi sul tavolo con Mattarella
Ad ogni modo, nel faccia a faccia tra Meloni e Mattarella, la Premier avrebbe anche illustrato lo schema di accordo sui giudici della Corte Costituzionale da eleggere. La formula – come scrive Open – sarebbe quella dei due giudici alla maggioranza, uno alla minoranza e un tecnico. I nomi in ballo sarebbero quello del consigliere giuridico della premier Francesco Saverio Marini e di Pierantonio Zanettin, avvocato e deputato di Forza Italia.
Sponda centrosinistra potrebbe essere proposta Anna Finocchiaro o, in alternativa, il costituzionalista Andrea Pertici. Mentre per il tecnico si fa il nome di Renato Balduzzi, ex ministro della Sanità di Monti come Terzi.
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