Francesca Fagnani che vive gioiosamente e consapevolmente il suo momento di celebrità televisiva ( a noi le sue interviste da 'belva' addomesticata, dove continuamente si sente dire: ho letto; lei ha detto, dicono di lei ecc... non piacciono molto, e non siamo i soli, lo aveva descritto anche Aldo Grasso sul Corriere), in una lunga intervista al quotidiano milanese di ieri, ha raccontato anche del flop della trasmissione in coppia con Giuli, nella Rai meloniana, giustificandosi: "Seconda Linea con Alessandro Giuli è stato chiuso subito, era un programma messo in piedi in un mese, non c'era un'idea forte, non c'erano due conduttori pronti per la prima serata".
Diciamo sinteticamente che non c'era un'idea di trasmissione e che nasceva sull'onda del successo della giornalista con Belve e della promozione tv di Giuli, medaglia al valore culturale della destra meloniana. Che ha pensato bene - ma sono in molti a fare lo stesso errore - che una professionista che fa bene una cosa, può farne altrettanto altre. Erore, grosso erore - si direbbe a Roma!
Se manca un'idea di trasmissione non c'è nulla da fare mentre la Rai meloniana e melloniana, ha fatto e continua a fare lo stesso errore con Nunzia De Girolamo, dopo il successo 'notturno' di Ciao maschio.
Perchè consigliamo alla Fagnani di chiedere a Enrico come può muorire una trasmissione, addirittura prima di nascere?
Perchè molti anni fa, 1986, alla viglia del suo passaggio a Mediaset, a Mentana fu chiesto da Rai 3 di condurre una trasmissione che si sarebbe dovuta chiamare Domani Domenica, da mandare in onda il sabato pomeriggio.
L'idea era, maldestramente, quella di fare un contenitore di varia umanità, con una impronta diciamo culturale, senza che nient'altro fosse specificato. Provammo per settimane a via Asiago. Mentana faceva il proprietario del negozio, o del banco del mercato se si preferisce, e i vari esperti (c'eravamo noi per la 'classica', dopo un riuscito esperimento di qualche mese prima in una diretta di Rai 3 durata tre ore, in occasione della Festa della Musica, conduttori noi e Mentana, pari grado) tutti professionisti seri, andavano a presentargli il prodotto che avevano preparato per il banco di Mentana e che lui avrebbe dovuto poi vendere.
Ricordiamo ancora che stazionavano in una saletta attigua allo studio, una delle sorelle Carlucci ed una attrice notissima che attendevano che qualcuno - come, evidentemente, era stato loro promesso - le chiamasse, per una particina al mercato di Mentana. Cosa che non avvenne.
Dopo settimane di prove, quando l'allora direttore di Rai 3, Rossini, democristiano di ferro, ed i suoi dirigenti, tutta gente di valore, videro il numero 'zero' prodotto, decisero saggiamente di chiudere l'esperimento prima ancora di mandarlo in onda.
La stessa cosa è accaduto alla Fagnani ed a Giuli, con l'aggravante che i conduttori erano due - e non sempre due è meglio di uno. Ma questo alla giornalista Fagnani, ora sulla cresta dell'onda, lo spiegherà meglio Enrico, che di televisione ne capisce e grossi rischi non ne ha mai corso, né commesso imprudenze.
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