Con Luigi Nono
nel centenario della nascita del compositore
ore 17.30
Proiezione del film-documentario
Luigi Nono. Infiniti possibili
regia di Manuela Pellarin (2024, Kublai film)
ore 19:00
Concerto
Nono Fragmente-Stille, an Diotima
Quartetto Prometeo
Nurit Stark, violino
Aldo Campagnari, violino
Danusha Waskiewicz, viola
Francesco Dillon, violoncello
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Per celebrare il centenario della nascita di Luigi Nono (Venezia 1924-1990), l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono, propone la proiezione del film-documentario Luigi Nono. Infiniti possibili della regista Manuela Pellarin, prodotto dalla Kublai Film. L’ingresso è libero.
Il film esplora l’originalità dell’artista attraverso diverse sfaccettature: umana, poetica, sociale e politica con lo scopo di avvicinare il compositore alle nuove generazioni e magari incuriosire anche chi nella seconda metà del ‘900 aveva perso l’appuntamento con la Neo-avanguardia e la Nuova musica. Il film-documentario si avvale del ricco repertorio di immagini fotografiche, dei video e delle registrazioni audio, custodite nell’archivio Luigi Nono che Nuria Schönberg, moglie di Nono, ha messo generosamente a disposizione. Le interviste ad amici-sodali, i ricordi della moglie e delle figlie approfondiscono numerosi aspetti della personalità del compositore al fine di restituire la figura di Nono e il contesto del suo tempo. E poi c’è l’amata Venezia, la sua città e fonte di ispirazione: i campanili, i riverberi sonori delle campane, le chiese, le calli e i canali, la laguna e il suono dell’acqua, luce e colori. Il paesaggio di Luigi Nono.
Alle ore 19, al termine della proiezione, il Quartetto Prometeo eseguirà il quartetto di Luigi Nono Fragmente-Stille, an Diotima. Il brano è stato composto nel 1980 su commissione del Festival di Bonn e contiene 52 frammenti di poesie di Hölderlin. I frammenti appartengono a tutti gli effetti alla composizione, anche se taciuti all’ascoltatore. Secondo l’indicazione di Nono gli esecutori sono invitati a “cantarli” internamente, tendendo all’“armonia delicata della vita interiore”.
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