venerdì 15 novembre 2024

Meloni e Salvini hanno ordinato a Piantedosi di arrestare i facinorosi di Casa Pound, Forza Nuova e dei movimenti neofascisti attivi in ITalia

 

Torino scontri polizia studenti, Meloni: «Certa politica smetta di giustificare e proteggere violenze». Salvini: «È l'estrema sinistra»

Gli studenti a Torino e a Roma lo hanno chiamato "No Meloni day" ma dentro il vortice della protesta (piena di bandiere palestinesi) ci sono finiti un po' tutti. Accanto a striscioni e bandiere sono comparsi anche cartelli con le fotografie di esponenti politici italiani con il volto coperto da uno stencil che riproduce una mano rossa di sangue, e la didascalia «complice del genocidio»: tra questi ci sono Giorgia MeloniElly SchleinMatteo Salvini. In testa al corteo lo striscione con la scritta "Le scuole sanno da che parte stare, contro governo e genocidio" e un altro che recita 'Ogni giorno è No Meloni Day'. I ragazzi torinesi si sono scontrati con i poliziotti in assetto antisommossa davanti alla prefettura nella centralissima piazza Castello. Un ordigno artigianale è stato lanciato tra gli agenti e 15 poliziotti dei reparti mobili sono rimasti feriti e curati, in seguito, al pronto soccorso.

No Meloni day, scontri a Torino tra manifestanti e polizia

Meloni contro chi «protegge e giustifica violenze»

La politica, e in primis la presidente del consiglio, non è rimasta in silenzio a guardare le immagini degli scontri. Giorgia Meloni attribuisce il clima avvelenato e incendiario della piazza torninese a «certa politica», a frange dell'opposizione che proteggono questo spirito da guerriglia urbana. «Certa politica smetta di giustificare le violenze», ha scritto in una nota. 

«Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell'Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l'augurio di una pronta guarigione», questo il messaggio della premier affidato ai social. «Spero - ha aggiunto - che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni».

Studenti imbavagliati e ammanettati a Roma: striscioni contro la polizia

Il vicepremier Salvini: «È l'ennesima brutta manifestazione dell'estrema sinistra radical chic»

Matteo Salvini è meno reticente e attribuisce le violenze direttamente all'estrema sinistra. Lo scrive anche lui sul social X. «Violenza, rabbia, odio e soprattutto 15 poliziotti feriti: a Torino è andata in scena l’ennesima brutta manifestazione dell’estrema sinistra. Inutile dire che il governo non si farà intimidire, ma è desolante pensare che qualche parlamentare od opinionista radical chic si scandalizzerà perché definisco i facinorosi comunisti 'zecche rosse' anziché preoccuparsi dell’aggressione sistematica alle donne e agli uomini divisa, ai quali va la mia totale solidarietà». 

Piantedosi: «Hanno preso di mira le istituzioni»

Per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi gli episodi di Torino sono «intollerabili» e se la prende coi manifestanti che «violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l'ingresso della prefettura». «A essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa. Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto».

Valditara, bruciato fantoccio con le sue sembianze. Il ministro: «Replicanti estremisti anni '70»

 «'Valditara a testa in giù', urlavano sotto il ministero. E sarebbero questi gli interlocutori democratici? La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni '70». Così il ministro della Pubblica istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, commenta su X la contestazione che lo ha preso di mira: ci sono immagini in cui si vede un fantoccio con le sue sembianze bruciato a Torino.

 

Anche Schlein esprime solidarietà a poliziotti feriti: «No alla violenza»

«A nome di tutto il Pd esprimo solidarietà e vicinanza agli agenti delle forze dell'ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino. Il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare non può e non deve mai essere confuso con l'aggressione violenta nei confronti di nessuno. La violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe fare nessuno, in particolare modo chi ha responsabilità di governo», ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. 

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