A distanza di poco più di 24 ore dalle parole di Pietro Ciucci sull’aumento dei costi per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è arrivata la risposta dell’Anac. Il 26 novembre l’amministratore delegato della società Stretto di Messina spa, infatti, aveva affermato che a causa «degli aggiornamenti previsti dalla legge» le spese sarebbero passate da 12 a 13,5 miliardi di euro. Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, ha però lanciato l’allarme. Ai giornalista di Ansa, a margine di un evento organizzato da Consumers’ Forum con le Authority, ha spiegato che la nuova cifra «aumenta i rischi» di superare i vincoli dell’Unione Europea sulla spesa.
Busia: «Oggi non sappiamo i dettagli dell’opera»
È «uno degli elementi che sin dall’inizio avevo evidenziato», ha poi proseguito Busia. Il presidente di Anac ha ricordato che i vincoli di spesa Ue non possono superare il 50 per cento di quelli del progetto dell’appalto originario. E ha sottolineato: «Ora capiremo di quanto e come. Il legislatore ha scelto di non avere il progetto esecutivo complessivo dell’opera, per cui oggi non conosciamo se, come e quanto costerà nel dettaglio tutta l’opera». Ciucci aveva spiegato: «La cifra sulla quale abbiamo ragionato finora è 12 miliardi, che non comprendeva però gli aggiornamenti previsti dalla legge. Noi crediamo che 13,5 miliardi sia il valore aggiornato e stiamo definendo gli accordi con tutti i diversi affidatari, stiamo valutando le richieste presentate dai vari enti e Conferenze dei servizi».
Nessun commento:
Posta un commento