Certo ci sono gli antichi detti: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei... oppure simile con simili, ma Giorgia Meloni sembra che gli amici, o semplicemente chi frequentare, vada a sceglierseli non spinta dal destino, dalla sapienza popolare o da doveri istituzionali ( in Usa prima Biden, certo molto lontano da Lei in tutti i sensi, e poi Trump che Lei dice di dover frequentare perchè rappresenta la potenza occidentale più vicina all'Europa con la quale anche l'Italia deve avere buoni rapporti) ma perchè - almeno fino ad ora - con tutti i nuovi e vecchi amici, condivide più di una cosa, a partire dalla visione del mondo e finire al nuovo 'corso' della politica europea e mondiale.
Sfilano a braccetto con lei, in tenerissime pose, Orban, Musk, vedremo anche Trump appena si insedia, ed ora, anche il presidente argentino, Milei, quello della motosega che sprezzante del pericolo di tagliarsi qualcosa di sè stesso, la agita come un vessillo.
Certo non è una bella compagnia, anche se occorre aggiungere che per dargli un certo non so che di accettabile e condivisibile, Giorgia si premura di farsi vedere spesso abbracciata o a braccetto con Zelensky che, caparbiamente continua a difendere la sua I'Ucraina, e non sappiamo quando finirà.
Di una cosa bisogna però dare atto alla Premier, e cioè che Lei le amicizie anche di un tempo lontano, non le rinnega mai; a nulla serve che dal suo cerchio magico si continui ad assicurare che Lei con quelle facce non ha più nulla da spartire, se lei insiste nel non pronunciare quella parola magica che metterebbe fine ad ogni sospetto e la mostrerebbe come una donna ( oltre che Giorgia, italiana, cattolica, madre) nuova: antifascista. Come non detto!
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