1924, 2 novembre. Consulto con i i proff. Gradenigo, Toti, Bianchini, Torrigiani che concordano nella diagnosi. L'unica speranza di salvezza la clinica del prof. Ledoux, a Bruxelles, che possiede la maggior quantità di radio miracoloso. (Giuseppe Adami,1935)
1924, 3 novembre. Elvira è troppo in tocchi per intraprendere il lungo viaggio... e Turandot? Mah! Non averla finita quest'opera mi addolora - Guarirò? Potrò finirla in tempo? E' già pubblicato il cartellone ( Teatro alla Scala ndr.) (Puccini a Riccardo Schnabl)
1924. 4 novembre. Con la sua lancia Lambda, passa per Torre del Lago e va a Pisa per prendere il rapido delle cinque del pomeriggio. Lo accompagna nel viaggio in Belgio il figlio Antonio. ( Testimonianze varie)
1924, 6 novembre. Puccini giunge a Bruxelles con il figlio Antonio e scende all'Hotel Metropole. Il giorno dopo va dal prof. Ledoux, all'Institut Médico-Chirurgical in Avenue de la Couronne 1: “ ora sono nella mani dei medici e di Dio” ( Puccini)
1924, 10 novembre. Si trasferisce dall'hotel alla clinica; e inizia la cura che dovrebbe durare sei settimane “ Povero me! E Turandot?” Inzia la cura – gli vengono applicate alla gola delle compresse contenenti radio che, preventivamente irraggiate, dovrebbero ridurre il tumore. Intorno alle compresse gli viene applicato un collare in cera, per schermare le radiazioni all'esterno. E' una specie di strumento di tortura: ' Povero me sono in croce come Gesù”, scrive a Magrini. Le sue condizioni peggiorano, la mattina sputa sangue, ma secondo il medico la cosa non sarebbe grave. (Dieter Schickling,2008)
1924, metà novembre. Vengono a trovare Puccini gli amici Riccardo Schnabl e Sybil Seligman, che gli porta un cuscino. Le perdite di sangue cessano, Puccini sembra migliorare, al punto che va a pranzo fuori con il figlio. Giungono a Bruxelles anche l'altro amico Magrini, la figliastra Tosca, la signora Carla Toscanini e Carlo Clausetti, rappresentante di Casa Ricordi. ( Testimonianze varie)
1924, 24 novembre. Il dott Ledoux gli apre la laringe ed inserisce gli aghi, sette,
contenenti il radio direttamente nel tumore, sperando di distruggerlo con una terapia radio 'da contatto'. Gli viene praticata una tracheotomia, per inserirvi una cannula che gli permetta di respirare. Attraverso una sonda nel naso lo si alimenta con liquidi. Non gli viene praticata l'anestesia totale per le deboli condizioni generali di Puccini. Puccini non può parlare e comunica scrivendo su fogli per appunti.
Si registra un lieve miglioramento. ( Testimonianze varie)
1924, 27 novembre. Sto peggio di jeri l'inferno in gola e mi sento svanire - acqua fresca ( Puccini)
1924, 28 novembre, ore 21. Clausetti telegrafa ad Adami “ Sopraggiunta grave crisi cardiaca temesi catastrofe. Siamo straziati”(Carlo Clausetti)
1924, 29 novembre. Al capezzale di Puccini giunge il nunzio apostolico, Mons. Micara, e l'ambasciatore d'Italia in Belgio, Orsini-Baroni. Il nunzio gli impartisce l'estrema unzione. Verso mezzogiorno, Antonio e Fosca comunicano alla famiglia la morte di Puccini, avvenuta alle ore 11.30. Lo stesso giorno Mussolini comunica al Parlamento la notizia della morte di Puccini. Tutti i Parlamentari si alzano in piedi.
1924, 29 novembre. La salma viene composta nella stessa stanza della clinica in cui è morto. Due giorni dopo viene trasferita nella Chiesa di Sainte-Marie vicino alla stazione nord. Il nunzio, mons Micara, celebra la messa funebre, una cantante del Teatro de la Monnaie intona l'Ave Maria di Bach/Gounod. Poi la bara con un vagone speciale lascia Bruxelles alla volta di Milano.( Dieter Schikling,2008)
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