Gaetano Donizetti è nato il 29 dicembre del 1797 a Bergamo, città che gli ha intitolato il Teatro comunale, il Museo donizettiano, la Biblioteca Musicale, il Conservatorio, e una Fondazione, che ogni novembre dal 2015 organizza il festival Donizetti Opera. Proprio nel Dies natalis di Gaetano Donizetti i festeggiamenti sono doppi: per il compleanno del celebre compositore, ma anche per il traguardo raggiunto dal festival che giunge nel 2024 alla sua decima edizione.
«Per accompagnare una “rivoluzione” come quella che abbiamo visto in questi dieci anni – sottolinea il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta –, era necessaria una struttura organizzativa solida, cresciuta negli anni, come quella della Fondazione Teatro Donizetti, che presiedo dal 2016. Le sfide che ci ha posto Francesco Micheli in questi anni, così come quella della ristrutturazione e della pandemia sono state notevoli. Tuttavia, le abbiamo affrontate, rispettando tempi e costi sia nei momenti più felici di spettacolo, come la riscoperta dell’“Ange de Nisida”, sia quando si sono dovuti affrontare momenti d’incertezza ed emergenza sanitaria e sociale. Anni in cui non ci siamo arresi, ma abbiamo inventato o identificato nuovi strumenti e nuovi metodi di coinvolgimento del pubblico, come ad esempio la WebTV nel 2020 con 11mila spettatori».
«Il Donizetti Opera, nella visione di Francesco Micheli e nell’impegno crescente di tutti i lavoratori della Fondazione – prosegue Berta – è riuscito a far comprendere a tutti i bergamaschi, a cominciare dai ragazzi, il valore del Donizetti compositore e il messaggio universale del suo teatro. Siamo grati a Francesco anche perché ci lascia un ulteriore regalo: la programmazione impostata per i prossimi due anni, con una coproduzione internazionale insieme al Teatro Real di Madrid che vedrà Micheli regista di “Caterina Cornaro” e David McVicar di “Maria Stuarda”».
«D come Dieci»
Gli eventi della giornata di domani dal titolo della rassegna «D come Dieci» cominceranno al mattino, alle 10, e proseguiranno fino alla sera. Tutte le iniziative sono gratuite (tranne le visite guidate e «LU OpeRave») e prenotabili sul sito o in biglietteria.
L’evento più atteso all’interno della programmazione è in serata, al Teatro Donizetti, alle 20. «Citofonare Gaetano, Amarcord» , un’edizione speciale, dal vivo, del format nato per commentare le opere nel periodo covid attraverso il web, ma anche una sorta di Donizetti Revolution. Francesco Micheli insieme a Ricardo Frizza e Alberto Mattioli, raccoglieranno sul palcoscenico del Donizetti alcuni degli artisti che hanno segnato i dieci anni di festival tra cui Corrado Rovaris, Valentina Carrasco, Javier Camarena, Roberto de Candia, Raffaella Lupinacci, Omar Mancini e Carmela Remigio che eseguiranno pagine di Donizetti accompagnati al pianoforte da Giulio Zappa. Non mancheranno alcune sorprese, video e messaggi da altri artisti e collaboratori del festival e, in anteprima, un estratto video della prima opera che ha lasciato il segno nella recente interpretazione donizettiana e cioè «Anna Bolena» nell’edizione del 2015. L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione.
Gli appuntamenti in giornata
Per chi desidera trascorrere, sin dalla mattina, una giornata nei luoghi del Donizetti c’è una ricca serie di appuntamenti all’insegna della cultura e alla scoperta del celebre compositore orobico dai cui trarre spunto.
«Donizetti Welcome» dà il benvenuto iniziale ai visitatori. Si comincia alle ore 10 (fino alle ore 12.40, biglietto 5 euro) con le visite guidate del Teatro Donizetti che è stato sottoposto a un profondo restauro. Nel ridotto Gavazzeni si potrà vedere l’esposizione dei manifesti degli spettacoli allestiti in questi dieci anni e illustrati da diversi autori, individuati dallo Studio Temp di Bergamo che, nel 2015, ha ideato l’immagine del festival.
Nella sala mostre accanto alla biglietteria, si potrà visitare gratuitamente (dalle 10 alle 20) la mostra fotografica «Dieci parole per Dieci anni» a cura di Clelia Epis e Floriana Tessitore con le immagini di Photo Studio U.V.: «2015-2024, dieci edizioni del festival Donizetti Opera: per raccontarle – si legge nella presentazione della mostra – dieci parole chiave e molte immagini tratte dal patrimonio iconografico della Fondazione che documenta la visione del direttore artistico Francesco Micheli e lo spirito che l’ha animata, alimentando la memoria cittadina. Come immagine di apertura “L’ange de Nisida”, opera-simbolo di questi dieci anni e di quello che li ha caratterizzati: prima di tutto Gaetano Donizetti e la sua musica, ma anche coraggio, visione, riscoperte, studio, ricerca, continuo coinvolgimento del pubblico, superamento dei confini tradizionali, riconoscimenti della critica nazionale e internazionale». Le dieci parole/sezioni che fanno da guida alla raccolta di immagini sono: teatro e città, sconfinamenti, riscoperte, capolavori, donne, Covid-19, premi, notte, maestri, giovani.
Cambio di location e la mattinata di cultura si sposta in Città Alta dove, in piazza Vecchia alle ore 10.30, è in programma «G come Giacomo e Gaetano» flash mob corale delle scuole. Il 29 novembre infatti è anche la data della morte di Giacomo Puccini avvenuta proprio 100 anni fa. Per questo motivo, le scuole di tutt’Italia sono state sollecitate da Opera Education/AsLiCo in collaborazione con AGIS a partecipare a un flash mob corale che, a Bergamo, unirà Donizetti a Puccini. Il programma due cori da «Turandot» («Là sui monti dell’est», «O sole, vita, eternità») e due da «Don Pasquale» («Bella siccome un’angelo», «Che interminabile andirivieni»).
Il canonico momento solenne del Dies natalis è come sempre l’Elevazione musicale nella Basilica di Santa Maria Maggiore con la deposizione delle corone sulle tombe di Donizetti e di Mayr. La celebrazione musicale è affidata agli allievi del Politecnico delle Arti Donizetti – Carrara, in particolare al Gruppo di ottoni, ed è arricchita da un progetto realizzato con le scuole secondarie di secondo grado pensato per far conoscere agli studenti il profilo umano di Gaetano Donizetti, oltre a quello del grande compositore. Dopo aver frequentato un laboratorio di scrittura creativa e lettura espressiva con Maria Teresa Galati (del team didattico del Festival), gli studenti dell’Itcts Vittorio Emanuele (classi 2B e 2D, docenti Marta Bongiorno e Chiara Caccianiga), IS Romero di Albino - Liceo Scienze Umane (classe 1I, docenti Chiara Macchia), Liceo classico Paolo Sarpi (classe 1F, docente Rosa Maria Salvi) leggeranno le proprie lettere dedicate a Gaetano Donizetti. All’elevazione musicale parteciperà anche la scuola primaria N. Tartaglia di Marmentino (BS), Cpia 2 di Treviglio, gli alunni del Progetto Musicale dell’Iss Ettore Majorana di Seriate, Ic Mazzi e Ipia Cesare Pesenti di Bergamo.
Si continua nel pomeriggio
Si torna al Teatro Donizetti, alle ore 14.30, per «DeCineForum» con la presentazione e proiezione dell’opera « La Favorite » messa in scena nel 2021 e riconosciuta dall’Associazione Nazionale Critici Musicali con il Premio Abbiati per il miglior spettacolo dell’anno. Alle ore 18, al Donizetti Studio vi sarà il laboratorio « Cantiamo Donizetti! » guidato da Silvia Lorenzi per cantare insieme i cori dalle opere partecipate per i più giovani realizzate in questi anni («Lucia di Lammermoor», «L’elisir d’amore», «Chiara e Serafina», «Don Pasquale», etc.), con performance finale alle ore 19.30 davanti al Teatro.
In Sala Riccardi, alle ore 19, torna «Un Donizetti è per sempre», conversazione e aperitivo tra musica e preziosi grazie a un altro degli Ambasciatori storici del festival, Curnis Gioielli che porterà in teatro le creazioni di Roberto Coin. Finale di serata al Balzer Globe dove ci sarà l’ultima rappresentazione di «LU OpeRave» (ore 21.30, biglietto da 11 a 20 euro), la nuova creazione musicale elettronica ispirata a Lucia di Lammermoor che coinvolge Stefano Libertini Protopapa (direttore creativo), ilromantico e H.E.R., autori delle musiche originali con la consulenza musicale di Alberto Zanardi.
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