Le parole della donna hanno fatto partire, in modo esponenziale le critiche nei suoi confronti tanto che la Dalla Chiesa si è trovata a spiegare meglio alcuni concetti: “Ho sofferto moltissimo per l’Emilia durante terremoto e inondazioni. Speravo che con queste elezioni ci potesse essere una riflessione. Molta gente ha perso tutto. Perché votare ancora per chi non l’ha protetta, con gli aiuti che erano stati mandati ma non sono stati spesi?”.
Il passo indietro e la spiegazione
Successivamente, quando la bufera mediatica è diventata incontrollabile, la deputata di FI ha provato a rimediare parlando all’Adnkronos: “In questo periodo sono stata molto vicina all’Emilia-Romagna, una terra che ha vissuto momenti difficilissimi. Tante persone hanno perso tutto a causa dell’alluvione. È stata una sofferenza condivisa da tutti noi. Da esponente del centrodestra, speravo che questo dramma potesse essere anche un momento di riflessione, soprattutto per gli emiliani”.
La Dalla Chiesa ha spiegato come l’’Emilia-Romagna sia “sempre stata una terra ‘rossa’, ma se la sinistra, che ha governato per anni, ha portato a questa situazione, forse è arrivato il momento di interrogarsi. Sono stati gestiti tanti fondi pubblici, ma pochi sono stati realmente investiti per mettere in sicurezza il territorio e prevenire tragedie come questa (l’alluvione ndr)”.
Alla fine, ad ogni modo, ecco il mea culpa: “Ho risposto d’istinto, sbagliando il tono, ma era dolore per chi ne aveva passate tante e non aveva avuto il coraggio, per una volta, di girare pagina”, ha provato a spiegarsi la deputata di FI. “Nella fretta, mi è uscita male”, ha concluso.
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