Dopo gli scontri di ieri (sabato 9 novembre), il sindaco di Bologna sfoga tutta la sua rabbia, convinto che la città non sia stata rispettata: "ci hanno mandato 300 camicie
nere" è l'affondo del primo cittadino, parlando della manifestazione dei movimenti di estrema destra Rete dei Patrioti e Casa Pound. "I principali ministri del Governo e la Presidente del Consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti e Casa Pound. Non andava gestito così l'ordine pubblico, credo che il Ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna", si sfoga Lepore.
“Nel comitato per l'ordine pubblico, parlandone con il prefetto il vice questore e tutti i rappresentanti le forze dell'ordine, c'era contrarietà a svolgere questa manifestazione dei patrioti a pochi passi dalla stazione di Bologna”, ricorda poi il sindaco, che lancia poi l'accusa: "evidentemente qualcuno da Roma ha chiamato e le cose sono cambiate".
Infine, in vista della visita della premier Meloni sotto le due torri, Lepore ha concluso: "Mi aspetto che la presidente invece che commentare disordini e cavarsela con poco dica alla città di Bologna cosa possiamo fare insieme per rimettere a posto tutta l'area metropolitana che è stata colpita dall'alluvione".
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