Attualmente sono in carica sei senatori a vita - il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e altri cinque di nomina presidenziale (Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia, nominati da Napolitano, e Liliana Segre, nominata da Sergio Mattarella).
Il segretario della Lega, divenuta 'nazionale' da ieri, cioè Salvini, che a malapena ha fatto le superiori - e chissà con quali esiti scolastici - ha fatto sapere che appena tornerà al governo, eventualità che lui dà per certa, si tratta solo di attendere, fra le prime decisioni che assumerà, ci sarà anche quella di eliminare l'istituto dei senatori a vita che, come si legge nell'elenco che abbiamo sopra riprodotto, sono innanzitutto sei, tutte autentiche glorie nazionali ed eccellenze nelle rispettive professioni, ad eccezione del Presidente emerito dell repubblica, Napolitano.
Si prospetta una lotta, a livello istituzionale, fra l'ignoranza oscurantista, qual è quella di Salvini, e l'eccellenza dei saperi degli attuali senatori a vita; secondo il precetto dei suoi ex alleati, cioè che 'uno vale uno', non importa se intelligente o fesso, preparato o ignorante, persona retta e farabutto.
E i cosiddetti 'padri della patria', in senso lato, o 'glorie nazionali' non avranno più diritto di esistere nella nuova repubblica, che appunto perchè nuova e governata da beceri ignoranti, non ha storia e neppure padri nobili.
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