Questi giudici non attaccano me, ma un popolo e alla sua sovranità. Rispetto la maggioranza dei giudici ma qualcuno vuole imporre leggi al parlamento. Allora si candidino, si tolgano la toga se pensano che i porti sono aperti a tutti e si candidino". L'ex ministro dell'Interno, dal congresso della Lega Nord di Milano, rilancia così il suo attacco agli inquirenti che lo stanno indagando sul caso della nave Gregoretti per sequestro di persona. "Se dovessi andare in tribunale credo che ci sarebbe tanta gente assieme a me ma - ha continuato - non avrei mai invocato a parti invertite un processo contro Conte o Di Maio. A processo vado da solo". "Qualcuno - ha concluso nuovamente contro i giudici - si sente al di sopra della legge e si sente di processare qualcuno che ha difeso i nostri confini".
P.S.
Fa un certo effetto sentire uno spaccone, come l'ex ministro 'de paura', che ha ha paura, perchè la paura che ha contribuito a seminare e diffondere ora gli si è attaccata addosso; ed anche lui ha paura. Fa la voce grossa, come ai vecchi tempi, contando di essere preso ancor sul serio, ma ora è un ex spaccone, patetico per giunta! (P.A.)
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