mercoledì 25 dicembre 2019

Il ministro Fioramonti si dimette. Lo aveva annunciato se non si fossero trovati i fondi per scuola università e ricerca

Le aveva minacciate lui stesso prima del varo della manovra economica, per chiedere più fondi per il suo dicastero, poi erano state ventilate due giorni fa nel Transatlantico, e ieri in serata sono infine arrivate le dimissioni del ministro dell'Istruzione Fioramonti, che le ha formalizzate con una lettera al premier Giuseppe Conte. Si apre ora una doppia partita, nel governo e nel M5S.

Secondo fonti della maggioranza, infatti Fioramonti potrebbe lasciare il M5S, per fondare un gruppo parlamentare autonomo, "filogovernativo", in appoggio dunque all'esecutivo, primo passo verso la formazione di un nuovo soggetto politico. Una decina di deputati pentastellati sarebbero già pronti a seguirlo, confluendo nel gruppo misto. Un riposizionamento quello di Fioramonti che apre intanto lo scenario di un mini-rimpasto di governo. In pole per la sua sostituzione ci sarebbe il senatore Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia. 

Si attende ora la risposta di Giuseppe Conte.

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