mercoledì 18 dicembre 2019

Benedetta normalità. Le serate con Ezio Bosso ( Che storia è la musica ) non rappresentano più eccezioni, se manca in tv la presenza regolare della musica

Ezio Bosso, il direttore, ed ex pianista, che ha infiammato la tv - oltre il milione di telespettatori - con la sua prima apparizione  all'inizio dell'estate, spiegando e dirigendo Beethoven, tornerà a Natale, sempre su Rai 3, ma questa volta con Ciaikovskij ( Sinfonia n.6, Patetica), costrettovi - così ha dichiarato - dall'orchestra che lo ha assecondato anche nel primo esperimento, perchè fosse dipeso da lui mai e poi mai avrebbe fatto il bis.

Perchè si tratta di  programmi faticosi, ancor più faticosi per lui che ha problemi, come tutti sappiamo.  Anche questa volta la regia sarà di  Angelo Bozzolini, autore con altri artisti di molti documentari e programmi musicali, ed anche questa volta  gli faranno compagnia sul palco del teatro dell'Unione di Viterbo, dove è stato registrato, personaggi di varia umanità, per alcuni dei quali,vedi Augias, a noi viene puntualmente da chiederci: ma perché non ha declinato l'invito, consigliando di rivolgersi ad uno del mestiere?

La cosa la più bella che abbiamo letto, riportata letteralmente su tutti i giornali che hanno seguito la presentazione di Bosso é stata : Ascoltate a tutto volume il nostro concerto, dobbiamo disturbare i vicini e riempire l'Italia di questa musica meravigliosa. La nostra forza sarà la televisione, ma non in casa, deve uscir fuori. L'arte e la bellezza sono contagiose: così cambieremo il mondo". 
Tralasciamo invece di riportare anche noi, come hanno fatto gli altri giornali, la ragione che spinse Bosso  a fare il musicista: l'ascolto, da ragazzo, dell'Ouverture del Don Giovanni di Mozart, che, per questa ragione, la farà riascoltare. Sono storielle da 'santino' che non ci hanno mai nè convinti nè commossi. 

 Alzate il volume,  aprite le finestre, perchè  la musica l'ascoltino il maggior  numero possibile di italiani, le cui orecchie sono stordite da  parole inutili e dannose anche per la salute mentale, oltre che per  quella fisica. Ha fatto bene a gridarlo Ezio Bosso.

Temiamo solo che le  apparizioni di Bosso, per le quali la malattia potrebbe giocare un ruolo decisivo, non giovino alla musica che, nel resto dell'anno sparisce dalla tv, salvo che nel periodo natalizio;
C alla stessa maniera che non giova neanche la Tosca scaligera.
 La musica deve essere REGOLARMENTE  e COSTANTEMENTE presente in tv. L'eccezione - come quella di Bosso ed altre - non è tale se manca la normalità.

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