Domenica scorsa ci siamo persi il Concerto di Natale dal Senato diretto da Muti, con l'Orchestra Cherubini, che ha aperto la lunga rassegna musicale televisiva del periodo delle feste e che culminerà con il tradizionale Concerto per l'Epifania trasmesso da Napoli, ma passando prima da Assisi 'Concerto di Natale', che quest'anno ospita anche Massimo Ranieri, che - ci auguriamo - canti la versione popolare di Tu scendi dalla stelle; altrimenti cos'altro? e poi anche da Venezia, con il Concerto di Capodanno, che si aprirà con il Requiem di Giuseppe Verdi: un 'colpo di sole' del sovrintendente del teatro, in pieno inverno.
Occorre però chiarire cosa ha da intendersi per Concerto 'di Natale', come non ci hanno chiarito nè il Concerto diretto da Muti in Senato (musiche strumentali del melodramma e non italiane) e tanto meno il Concerto di Natale della Scala, diretto da Antonini, con una Messa di Mozart, e il famoso Exultate, Jubilate. Quest'anno - ma non è sempre così' - Natale per la Scala ha voluto dire 'musica sacra'
Questi concerti 'possono dirsi 'di Natale' solo perchè si svolgono
(o vengono trasmessi) in occasione delle feste natalizie di fine anno, e per nessun altra ragione, men che meno per il loro programma. Allora sarebbe meglio chiamarli tutti Concerti 'A Natale'.
Il discorso vale , naturalmente, anche per il Concerto di Capodanno dalla Fenice che, come abbiamo avuto modo di scrivere anche ieri, è improntato a 'lacrime e sangue', non essendoci nel programma annunciato neanche un brano che faccia 'sganasciare dalle risate' e neppure gioire, ma neanche sorridere, e che quest'anno, dramma nel dramma, si aprirà con un brano (Sanctus) dal Requiem di Giuseppe Verdi. Ortombina si è evidentemente ispirato al famoso 'Morte a Venezia'.
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