Nessuno ancora gli ha scritto e comunque ciò che è accaduto l'altro ieri al Teatro San Carlo, nella serata inaugurale di stagione, suona come un avvertimento per il suo prossimo insediamento al vertice del teatro napoletano, di Lissner proveniente da Parigi, e prima da Milano.
Cosa sia veramente accaduto e quale il peso di ciò che è accaduto, al punto da costituire un avvertimento per lui che Napoli la conosce solo da turista, mentre fra breve vi abiterà per gestire lo storico suo teatro, lo si è appreso solo perché uno dei due giornali che abbiamo letto ha squarciato il velo sull'esito della serata - come ha fatto il Corriere; mentre l'altro - Repubblica - a firma Barbieri, meglio noto come 'Guido cuor di leone', ha letteralmente taciuto su ogni cosa della Dama di picche di Ciaikovskij.
Opera che in Italia si è vista poco e presentarla ad inaugurazione di stagione era per il direttore artistico del teatro, Pinamonti, motivo di vanto; esattamente come a Roma è stato motivo di vanto per la coppia Fuortes-Vlad, presentare i Vespri francesi di Verdi.
Né a Napoli Pinamonti, nè a Roma Vlad-Fuortes si sono chiesti quale impatto avrebbe avuto sul pubblico - dei critici chissenefrega! - un titolo poco conosciuto, con l'a aggravante nel caso di Roma della lunga durata.
Avrebbero dovuto chiederselo prima di decidere per il titolo inaugurale di stagione? Certo che avrebbero dovuto, anche in considerazione del fatto che, per l'occasione, l'uno come l'altro teatro avevano compiuto uno sforzo produttivo ed economico considerevole che, alla resa dei conti, è stato improduttivo:
a Roma il pubblico è stato scarso ed ha protestato; e a Napoli si sono visti molti abbandonare il teatro nel corso della recita e i resistenti protestare.
Lissner, ancora prima di insediarsi come sovrintendente rifletta sull'accaduto; ma sappia fin d'ora che Napoli è bellissima ed unica al mondo con il suo mare, ma non è nè Milano nè Parigi, che il mare non ce l'hanno.
Nessun commento:
Posta un commento