Donald Trump torna a cavalcare pesantemente le critiche alla Nato, ma questa volta va oltre dicendo che non esiterebbe a «incoraggiare» la Russia ad attaccare i Paesi che non rispettano i loro impegni finanziari e sono in ritardo sui pagamenti. Si tratta della bordata più estrema dell'ex presidente Usa contro l'Alleanza Atlantica, su cui ha a lungo espresso scetticismo, mentre i repubblicani continuano a bloccare in Congresso gli aiuti all'Ucraina e a Israele (conflitti che secondo The Donald non sarebbero scoppiati se ci fosse stato lui nello Studio Ovale).
Parlando ad un comizio a Conway, in South Carolina, il tycoon ha ricordato una conversazione avvenuta con un altro capo di stato durante una non meglio specificata riunione della Nato: «Uno dei presidenti di un grosso Paese si è alzato in piedi e ha detto: Se non paghiamo e veniamo attaccati dalla Russia, ci proteggerete?. Io ho riposto: Non avete pagato, siete morosi. No, non vi proteggerei. Anzi, li incoraggerei a fare quello che diavolo vogliono. Dovete pagare i conti». Parole che hanno scatenato un putiferio nelle cancellerie di mezza Europa, e la reazione durissima della Casa Bianca. «Incoraggiare l'invasione dei nostri più stretti alleati da parte di regimi assassini è spaventoso e folle», ha commentato il portavoce Andrew Bates, sottolineando che la dichiarazione «mette in pericolo la sicurezza nazionale americana, la stabilità globale e la nostra economia interna». «Invece che invocare guerre e promuovere il caos, il presidente Joe Biden continuerà a rafforzare la leadership americana», ha aggiunto Bates, precisando che sotto l'attuale amministrazione l'Alleanza è «la più grande e vitale di sempre».
Anche la rivale di Trump alle primarie repubblicane Nikki Haley ha criticato le sue affermazioni. «Vogliamo che gli alleati della Nato paghino la loro parte, ma ci sono modi per ottenerlo senza dire alla Russia: fai quello che vuoi con questi Paesi», ha spiegato l'ex ambasciatrice all'Onu. E riferendosi a Vladimir Putin ha aggiunto: «Non prendiamo le parti di un bullo che uccide i suoi avversari». Il senatore repubblicano Marco Rubio, invece, ha cercato di minimizzare le dichiarazioni di Trump, dicendo che ha soltanto «raccontato una storia», perché «non parla come un politico tradizionale». «Non ho timori per il futuro dell'Alleanza in caso di vittoria del tycoon», ha precisato.
Già durante la sua prima campagna elettorale The Donald ha puntato il dito contro quella che ha definito una iniqua ripartizione degli oneri tra i membri Nato, e il fatto che gli alleati europei contribuiscano in modo non sufficiente allo sforzo collettivo. Inoltre, in numerose occasioni, ha ribadito che il sostegno alla Nato è eccessivamente oneroso per gli Stati Uniti e che l'Alleanza prosciuga le loro risorse finanziarie e militari. Gli Usa - si legge sul sito della sua campagna - devono rivalutare lo scopo dell'organizzazione.
Le frasi di Trump in South Carolina, in particolare, si riferiscono all'impegno assunto nel 2014 dalle Nazioni Nato di incrementare le spese per la difesa arrivando fino al raggiungimento dell'obiettivo del 2% del loro prodotto interno lordo entro il 2024. Secondo i dati pubblicati nel luglio 2023, tuttavia, solo 11 dei 31 membri hanno raggiunto tale soglia, mentre gli Stati Uniti contribuiscono con una percentuale pari al 3,49% del Pil.
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