Caos alla Camera sulle sei mozioni in materia di tutela della professione giornalistica. La seduta in cui il governo avrebbe dovuto esprimere i pareri sulle mozioni è stata rimandata a causa della confusione tra i testi nel fascicolo. È stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, scusandosi, a chiedere una prima pausa di mezz'ora a inizio seduta per esaminare i documenti, presentati da Avs, Azione, Italia Viva, M5S, maggioranza e Pd.
Una volta ripresa la seduta, Ostellari ha chiesto del tempo in più “per fare una nuova verifica” perché i pareri dati alle prime due mozioni "erano sbagliati" per il "sovrapporsi di testi in uno stesso fascicolo”. “Vi chiedo scusa e di pazientare ancora una mezz’oretta".
Una richiesta che ha fatto insorgere le opposizioni. "Noi eravamo in aula alle 9 del mattino – dice Anna Laura Orrico (M5s) – le mozioni erano state depositate tutte ieri sera. E' imbarazzante l'atteggiamento del governo. Siamo pronti per votare e il governo ci rinvia di 10 minuti in 10 minuti. Presidente, se il governo non è in grado di esprimere parere ce lo dica, e si rinvia". Le fa eco Valentina Grippo di Azione: "Si lavora tutti e ci sta si facciano errori, ma parliamo del diritto all'informazione e della governance del sistema radiotelevisivo. Sarò all'antica, mi sarei aspettata Meloni. Non c'è lei, ma almeno un pochino di attenzione per questa discussione che è all'ordine dei lavori da tempo".
"Siamo in una situazione imbarazzante - attacca Elisabetta Piccolotti (Avs) – prendiamo atto che il governo non riesce a dare pareri su un tema importante e sentito come quello libertà informazione. Ero qui alle 8 per discuterne". E Federico Fornaro del Pd chiede a Fontana di riprendere tra una settimana i lavori sulle mozioni.
Dopo le polemiche, anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha “bacchettato” l'esecutivo: "Pur ringraziando dell'onestà il sottosegretario Ostellari – chiaramente un errore lo si perdona a chiunque – serve anche dal parte del governo, e lo richiedo, maggiore attenzione e rispetto dell'Aula”.
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