Agnelli, è scontro frontale: “Margherita è una mamma che perseguita i suoi figli da 20 anni”. Il duro attacco
John Elkann, presidente di Stellantis, interrompe il silenzio con un comunicato riguardo all’inchiesta che lo vede indagato per presunte irregolarità fiscali sull’eredità familiare. Il suo team legale accusa la madre, Margherita Agnelli, di perseguitarlo insieme ad altri tre figli da oltre 20 anni.
Le presunte irregolarità riguardano la residenza fiscale di Marella Caracciolo, moglie dell’avvocato Agnelli, sostenendo che se fosse stata residente in Italia, l’accordo sull’eredità rischierebbe di essere invalidato.
Gli avvocati di Elkann respingono le accuse, affermando che Caracciolo ha sempre risieduto all’estero. Margherita Agnelli è accusata di preferire il denaro al successo imprenditoriale dei figli. Gli avvocati affermano che le azioni di Margherita Agnelli non hanno avuto successo in tribunale e considerano l’inchiesta come strumentale. Confidano nelle indagini per dimostrare la verità. Margherita Agnelli replica, affermando di voler assicurare un trattamento equo ai suoi figli e di attendere una risoluzione giudiziaria.
I legali spiegano che Margherita Agnelli “ritenendo evidentemente critica e incerta la sorte delle attività imprenditoriali di suo figlio e della sua famiglia d’origine, ha deciso nel 2004 di monetizzare la sua parte, salvo poi cercare paradossalmente di beneficiare di un accrescimento patrimoniale ulteriore derivante dal successo del piano di rilancio della Fiat, al quale non ha contribuito in alcun modo, ma di cui, come madre, dovrebbe gioire ed essere orgogliosa essendone stato il figlio l’artefice principale”. Ma l’attacco, durissimo, a Margherita Agnelli, continua. “Il metodo e gli obiettivi di Margherita Agnelli sono quindi sempre gli stessi: contesta tutto, arriva perfino a rinnegare gli accordi sottoscritti pur di non riconoscere le volontà dei suoi genitori, che anzi sono stati i primi ad essere accusati di condotte penalmente, civilmente e moralmente illecite”.
“In sintesi, c’è una mamma che perseguita, da più di 20 anni, in tutte le sedi giudiziarie – si legge nel comunicato – ” facendo anche ampia pubblicità sulla stampa, i suoi genitori e tre dei suoi figli, che non hanno altra responsabilità salvo quella di essere stati di essere stati gli unici ad aver assicurato alla nonna cura, assistenza e dedizione fino all’ultimo giorno. E’ quindi ovvio il dispiacere e il dolore personale per essere bersagli di accuse che hanno una simile provenienza”.
“Fino a questo momento tutte le iniziative di Margherita Agnelli non hanno avuto riconoscimento in alcuna sede giurisdizionale, sia essa penale o civile. La nuova vicenda giudiziaria ha essenzialmente la peculiarità che Margherita Agnelli non riveste la qualità di persona offesa dal reato essendo totalmente estranea all’interesse leso dalla contestazione per la quale si stanno svolgendo accertamenti. Si tratta, infatti, di una violazione fiscale, a nostro avviso del tutto insussistente per numerose ragioni di fatto e tecniche sulle quali non si entra perché le difese saranno svolte nelle sedi proprie. E’ opportuno rammentare che in passato, sempre nell’ambito delle azioni intraprese dopo la morte dell’avvocato Agnelli, anche Margherita Agnelli era stata indagata, in concorso con il suo allora avvocato svizzero, per un tentativo di estorsione denunciato dall’avvocato Gamna, il quale aveva lamentato di aver subito forti pressioni per indurlo a rendere dichiarazioni a lei favorevoli nell’ambito della causa successoria, minacciando altrimenti una denuncia per evasione fiscale. Tale procedimento si è poi concluso con l’archiviazione”.
Subito è arrivata la replica dei legali di Margherita Agnelli:
“Siamo confidenti che gli accertamenti in corso facciano luce sui fatti per come si sono effettivamente svolti, non avendo Margherita Agnelli nulla da nascondere. Le sue volontà sono quelle di assicurare un equo trattamento a tutti i propri figli, secondo le norme di legge”. ha dichiarati Dario Trevisan il legale che cura gli interessi di Margherita.
“Che la tutela di tutti i propri figli possa trovare componimento solo nelle aule giudiziarie – ha concluso Trevisan – non dipende dalla volontà di Margherita Agnelli”
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