sabato 24 febbraio 2024

Catania, Teatro Massimo Bellini. Prima assoluta de ' Il Berretto a Sonagli di Tutino da PIrandello ( ANSA)

 

Prima mondiale al Teatro Massimo Bellini di Catania per Il berretto a sonagli, versione operistica liberamente ispirata alla commedia di Luigi Pirandello e commissionata dall'ente lirico etneo al compositore Marco Tutino, su libretto di Fabio Ceresa e regia di Davide Livermore.

    "Il melodramma - ha detto Tutino - ha bisogno del conflitto tra buoni e cattivi e allo scrivano che usa la mitezza per nascondere i suoi veri traffici, si opporrà Beatrice Fiorica, la moglie tradita. Ma in questo momento storico non potevo fermarmi alle conseguenze di un tradimento amoroso". 

Il rifiuto dell'omertà e il coraggio della denuncia: questo il messaggio che innerva la nuova creazione in scena dall'1 al 9 marzo, in dittico con La Lupa, dalla novella di Verga, altro titolo operistico del catalogo di Tutino, su versi di Giuseppe Di Leva.
    Cast di eccellenza con Fabrizio Maria Carminati sul podio.
    Livermore firma anche le scene insieme a Eleonora Peronetti; proiezioni DWok, costumi di Marianna Fracasso. Nei ruoli principali il soprano Irina Lungu, il mezzosoprano Nino Surguladze, il tenore Sergio Escobar, il baritono Alberto Gazale.
    "Solo una pazza direbbe al mondo ciò che sto per dire: che Ciampa è il capo di questa 'cosa vostra'… Tranquillo, non vi preoccupate, la verità dei pazzi è inascoltata". Così canta Beatrice Fiorica in uno dei momenti chiave, una fiera denuncia civile contro il fenomeno mafioso.
    

Si delinea un doppio omaggio in musica a due illustri figli della Sicilia, entrambi giganti della letteratura, per quella patente che riconosce in Verga il massimo esponente del Verismo e in Pirandello il riformatore della drammaturgia che apre il Secolo breve. Da diverse stagioni obiettivo dell'ente lirico etneo è puntare sul linguaggio universale della musica per esaltare e veicolare le proprie radici. Una progettualità che rientra tra le linee direttrici attuate dalla governance, guidata dal sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano, con la direzione artistica di Fabrizio Maria Carminati. Nell'approdo dalla prosa al teatro musicale, entrambe le fonti letterarie sono state oggetto di un libero adattamento.

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