domenica 18 febbraio 2024

Roma. Fiaccolata in Campidoglio per onorare la memoria di Navalny, Ci sarà anche la Lega mascherata da democratica (da La Repubblica)

 



Il Carroccio si è accodato per ultimo sulla strada del Campidoglio. Alla fiaccolata di lunedì per Aleksej Navalny (inizio previsto ore 18 e 30) la Lega ci sarà. Anche perché tutte le forze politiche di entrambi gli schieramenti avevano dato immediata adesione all’appello lanciato dal leader di Azione, Carlo Calenda: si è pronunciato subito il Pd (“noi ci siamo per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”, ha scritto Elly Schlein), si sono rapidamente aggiunti Avs, +Europa, i renziani di Italia Viva (che hanno sottolineato di aver iniziato a protestare proprio insieme a +Europa subito dopo la notizia della morte del dissidente russo). E poi sono arrivate le adesioni dal centrodestra di FdI, Forza Italia e Noi moderati. Restavano fuori M5S e Lega. Ma quando pure Giuseppe Conte ha dato il via libera a manifestare insieme agli altri, Matteo Salvini si è trovato isolato. E alla fine il partito di via Bellerio ha fatto sapere che manderà una delegazione alla fiaccolata. “Assolutamente sì”, ha risposto oggi il segretario a Lanusei, a chi gli chiedeva conferma dell’adesione. Ma ha evitato di entrare nel merito del caso Navalny: “Io spero che il 2024 sia l'anno della chiusura delle troppe guerre in corso tra Russia e Ucraina, fra Israele e Palestina”.

Non è ancora chiaro chi sarà chiamato a rappresentare il Carroccio. Ma già si preannuncia che la marcia sarà scivolosa. Riccardo Magi, segretario di +Europa, già attacca frontalmente: “La fiaccolata per Navalny non può trasformarsi nel festival dell'ipocrisia” e annuncia che lunedì sera sarà anche un’occasione “per condannare tutte complicità più o meno oscenamente ostentate come ha fatto e continua a fare la Lega con il regime di Putin”. Magi si rivolge direttamente a Matteo Salvini: “Ricordo benissimo quando definivi l'arresto di Navalny una 'montatura mediatica', che era un leader solo del '3%', quando ti 'veniva da ridere' se qualcuno chiamava Putin dittatore, quando volevi scambiare due Mattarella per mezzo Putin. E ricordiamo benissimo gli stretti rapporti tra il tuo partito e Russa Unita”.

Magi chiama in causa anche Andrea Crippa, il numero due della Lega che ha ridimensionato il ruolo di Putin nella morte di Navalny: “Additare colpevoli mi sembra prematuro finché non ci saranno prove oggettive”, ha detto. Ma anche su questa posizione la Lega è rimasta isolata. “Io la penso in maniera diversa”, ha scandito dal governo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia rispondendo, a 'Chesarà...' su Rai3, sull’uscita del vice di Salvini.

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