domenica 25 febbraio 2024

Kiev sulla morte di Navalny. Putin è innocente, Alexei è morto di morte naturale, come tutti gli altri oppositori di Putin. Mistero sul funerale ( da Quotidiano. Net, di Marta Ottaviani)

  Il funerale di Alexei Navalny, il nemico numero uno di Putin, scomparso 10 giorni fa in una colonia penale oltre il Circolo polare artico, è ancora avvolto nel mistero. Ma sul decesso del dissidente, alla Russia di Putin arriva un appoggio imprevisto, niente meno che dal suo peggiore nemico. Secondo il capo dell’intelligence ucraina, il generale Kirill Budanov, l’ex politico di opposizione, spirato a 47 anni, sarebbe morto davvero di morte naturale, come dicono le autorità russe e non assassinato. Budanov lo ha detto chiaramente rispondendo a una domanda sul tema alla conferenza ’Ucraina.2024’. "Devo deludervi – ha spiegato il generale – ma sappiamo che Navalny è morto per un coagulo di sangue. Purtroppo, è una morte naturale". Un assist al Cremlino, forse un messaggio in attesa di un possibile negoziato. Certo, vanifica in parte giorni in cui la famiglia del dissidente e anche alcuni giornalisti d’inchiesta hanno detto esattamente il contrario, ossia che Navalny è morto a causa delle detenzioni disumane, forse aiutate da percosse e tecniche in uso ai servizi segreti come il ‘pugno al cuore’ per provocarne la morte facendo finta che sembrasse naturale.

(FILES) Russian opposition leader and anti-corruption blogger Alexei Navalny takes a selfie picture as he attends a memorial march marking the one-year anniversary of the assassination of Russian politician Boris Nemtsov in central Moscow, on February 27, 2016. Nemtsov, a former deputy prime minister in the government of Boris Yeltsin, was gunned down shortly before midnight on February 27, 2015, while walking across a bridge a short distance from the Kremlin with his Ukrainian model girlfriend. AFP PHOTO / KIRILL KUDRYAVTSEV. Russian opposition leader Alexei Navalny died on February 16, 2024 at the Arctic prison colony where he was serving a 19-year-term, Russia's federal penitentiary service said in a statement. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)© Fornito da Quotidiano.Net

Dopo giorni di videomessaggi e di aggiornamenti sui social, la famiglia tace. Nessuna informazione sui funerali del dissidente, né su dove e quando si terranno, né soprattutto sulla forma. La madre e la moglie di Navalny sulla questione sono state oltremodo chiare. L’obiettivo è dare la possibilità alle tante persone che hanno apprezzato l’opera di denuncia e opposizione a Putin del defunto di poterlo salutare in maniera degna. L’ipotesi però piace poco al Cremlino. Esequie pubbliche potrebbero trasformarsi in una manifestazione di protesta, e la tomba del politico di opposizione in un vero e proprio monumento alla resistenza.

Il precedente storico c’è. Quando morì il premio Nobel Andrei Sacharov, il funerale si trasformò in un corteo di protesta al quale parteciparono decine di migliaia di persone. La famiglia vorrebbe che i funerali di Navalny si tenessero proprio nel centro che porta il nome di Sacharov e che è stato chiuso dalle autorità russe poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Fonti russe hanno detto che ci sarebbe in atto un vero e proprio braccio di ferro fra le due parti. Un altro motivo per cui la famiglia vorrebbe le esequie al Centro Sacharov è che proprio qui, nel 2015, si tennero i funerali di Boris Nemtsov, oppositore liberale assassinato con colpi di pistola a poca distanza dal Cremlino. Troppi simboli tutti assieme, quando alle elezioni presidenziali mancano appena tre settimane. Putin ha già la vittoria in tasca, ma questa volta vuole un trionfo, sul quale non sono ammesse sbavature.

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