martedì 20 febbraio 2024

Taranto. Mysterium Festival 2024 ( Comunicato). Il programma nel sito ufficiale del festival

 

La decima edizione di Mysterium Festival si avvale di tutta l’esperienza di quelle precedenti e sarà ancora più importante in termini di presenze straordinarie di livello internazionale e di numeri. Siamo infatti l’unico festival del periodo pasquale che vanta la partecipazione di così tanti artisti: oltre mille fra orchestrali, coristi e cantanti e solo per il primo concerto, “Jubilate Deo” di Dan Forrest, venerdì 8 in concattedrale, ce ne saranno circa duecentocinquanta. In qualche modo andremo a delineare una proposta forse unica in Italia nella sua multidisciplinarietà intorno al sacro, con una massiccia produzione artistica che andrà a caratterizzare ogni quartiere della città, facendo avvertire la vibrazione di una città che abbraccia e sta intorno ai nostri straordinari Riti della Settimana Santa”.

Così ha riferito il maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Ico Magna Grecia, presentando questa mattina, lunedì 19, in arcivescovado il programma della rassegna, promossa da Le Corti di Taras in collaborazione con Arcidiocesi, Comune, Orchestra della Magna Grecia, L.A. Chorus e Arcopu, con il patrocinio di Ministero della Cultura e Regione Puglia. Nel corso della conferenza stampa, coordinata da mons. Emanuele Ferro, il maestro Romano ha aggiunto che con il Festival “andremo a delineare una proposta forse unica in Italia nella sua multidisciplinarietà intorno al sacro, con una massiccia produzione artistica che andrà a caratterizzare ogni quartiere della città, facendo avvertire la vibrazione di una città che abbraccia e sta intorno ai nostri straordinari Riti della Settimana Santa”.

Il Maestro Romano ha sottolineato la grande vicinanza del festival alla comunità, anche al di fuori dei contesti abituali: “L’anno scorso, per esempio, abbiamo presentato la non facile ‘Sinfonia dei Salmi’ di Stravinskji al Paolo VI e la “Petite Messe solennelle” ai Tamburi, con esemplare partecipazione del numeroso pubblico, contribuendo in modo significativo alla promozione sociale delle periferie”. Inoltre il Mysterium Festival quest’anno approderà anche a Napoli, presentando in basilica il “Jubilate Deo”.

È il mio primo Mysterium Festival – ha poi dichiarato l’arcivescovo mons. Ciro Miniero – e da quanto ho appreso si tratta di qualcosa di eccezionale: non vedo l’ora di viverlo insieme con tutti voi”. «Concordo con il maestro Romano: il Mysterium è uno dei festival pasquali più importanti a livello nazionale – ha confermato il maestro Pierfranco Semeraro, presidente dell’Arcopu– La cultura è vista e rappresentata come volano di un territorio che anno dopo anno si afferma attraverso programmazioni sempre più importanti e autorevoli». «La qualità delle proposte, come ad ogni edizione – ha dichiarato Fusillo, presidente del Comitato scientifico del Mysterium – è di alto profilo artistico. Anche in questa occasione ospiteremo stelle del jazz che declineranno in esclusiva un repertorio a dir poco straordinario »

«La forza di questa rassegna– ha concluso l’assessore alla cultura Angelica Lussoso, – è quella di arrivare in ogni angolo della nostra città per far vivere all’intera comunità il periodo più bello e più sentito dell’anno. Voglio sottolineare l’importanza dell’aver previsto un concerto nella cappella dell’ospedale “SS.Annunziata”: il “LoveTheory” che sarà eseguito dall’L.A.Chorus lunedì 25 marzo». Il festival si concluderà domenica 31 marzo nella basilica cattedrale San Cataldo con il tradizionale “Concerto di Pasqua” con la “Messa di gloria” e “Mottetto per San Paolino” di Puccini, in occasione dei cento anni dalla morte; durante la serata sarà assegnato il “Premio Mysterium Festival”, consistente in un’opera dell’artista Giulio De Mitri.

Come per le scorse edizioni, tutti gli eventi in programma sono stati selezionati e condivisi dal comitato scientifico del Mysterium Festival presieduto dal dott. Donato Fusillo e del quale fanno parte la prof. Adriana Chirico, il prof. Paolo Pardolesi, la dott.ssa Stella Falzonemons. Emanuele Ferro, il maestro Piero Romano e il maestro Pierfranco Semeraro

Nessun commento:

Posta un commento