giovedì 15 febbraio 2024

Giorgia Meloni. Quando la paura fa novanta

  Ad ascoltare ciò che va dicendo la nostra Premier, sveltissima, astuta, dovremmo dormire sonni tranquilli: mai l'Italia stata così bene come ora, nonostante decenni di governi che l'hanno bistrattata; e quel che ha da farsi ancora sarà fatto negli anni che restano del mio mandato a Palazzo Chigi. Dunque tutto bene? Bene un corno.

 Bene solo per la sua propaganda, e il modo in cui tale propaganda viene diffusa rivela, invece, segni di grande preoccupazione. Altrimenti la premier non parlerebbe  solo quando lo decide e confezionando lei medesima quel che deve dire; altrimenti non  ricorrerebbe a interviste 'amiche', anzi 'amichettiste', in zona Mediaset - in pochi giorni già due una con Porro e l'altra son Sterpa, senza che nulla gli illustri intervistatori abbiano avuto mai da  ribattere e obiettare alle sue risposte. Finte interviste, piuttosto titoletti concordati prima, di tanti capitoli, per far dire alla Premier quel che Lei aveva deciso di dire e nient'altro.

 L'altra faccia della medagli sono i tg, specie quelli Rai, e più di tutti quello diretto da Chiocci, dove, oggi ad esempio, c'era perfino un servizio sulla scatola/custodia che Angelina Mango aveva perso a Sanremo e che era stata ritrovata già domenica stessa, ma sulla quale si è voluto montare un' atmosfera di suspense, quando chi l'aveva ritrovata ( il proprietario del Teatro Ariston, da dove non era mai uscita!) aspettava solo che la diretta interessata la ritirasse. La notizia del ritrovamento si è avuta solo dopo un bel pò di tempo, per dar modo a Chiocci di riempire con altra idiozia il suo tg, che più meloniano non  potrebbe essere, nel senso che racconta le vittorie, anche 'di Pirro', e tace sulle battaglie in corso, che sono tante o sugli ammutinamenti del suo esercito scalcagnato.

 Un  altro segnale delle fibrillazioni della maggioranza di Governo e delle preoccupazioni della Premier, viene dall'occupazione continua e immediata di tutte le poltrone disponibili, sempre con persone fedeli, qualche volta perfino competenti anche se non le migliori su piazza ma tutte fedelissime; neppure una con persone  di 'area', solo  'di destra' certificate e  dichiarate. Segno che paura c'è e che, se non fa ancora novanta, sta lì li...

Nonostante la Premier  continui ad ostentare/fingere sicurezza:  vede acque agitate solo nell'opposizione, ma è miope sulla continua fibrillazione della sua maggioranza a causa di qualcuno che vorrebbe diminuito il  peso elettorale di FdI, prossimamente, e di conseguenza anche quello politico.

 E questi sono tutti segnali che la Premier non è tranquilla e che teme, ogni momento - magari  non accadrà - di essere scalzata dalla sua poltrona proprio da un suo alleato, descritto sempre come  leale.

Se Salvini è leale...

Nessun commento:

Posta un commento