“Rinviare l’appuntamento con la dose di richiamo è una pessima idea”. Lo dice Patrizia Popoli, direttrice del Centro nazionale ricerca e valutazione dei farmaci dell’Istituto superiore di sanità e presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, riguardo all’ipotesi di rinviare a marzo la terza dose per aspettare il vaccino che Pfizer-BioNTec, secondo l’annuncio dell’azienda farmaceutica, sta preparando specificatamente contro la variante Omicron.
“Innanzitutto – osserva – mi risulta che l’azienda americana abbia semplicemente annunciato che, se sarà necessario, a marzo potrebbe essere pronta con un vaccino ‘adattato’ alla variante Omicron, ma questo solo se si scoprisse che nella sua formulazione attuale il vaccino non è abbastanza efficace contro questa variante. Al momento questa presunta inefficacia non è stata ancora dimostrata. Anzi, recentemente la stessa Pfizer ha riferito che alcuni dati preliminari ottenuti in laboratorio indicano che nei soggetti che sono vaccinati con tre dosi ci sarebbe una protezione molto buona anche nei confronti di Omicron”.
“Il secondo motivo è ancora più importante – sottolinea – la variante da cui dobbiamo proteggerci adesso è la Delta, che al momento è quella di gran lunga prevalente nel nostro Paese. E sappiamo che contro la Delta i vaccini attualmente disponibili sono molto efficaci”. “Non c’è motivo di esitare – conclude .
Alla scadenza dei 5 mesi dalla seconda dose fate la dose di richiamo, con qualsiasi vaccino sia disponibile al momento di fissare la prenotazione. Pfizer e Moderna sono ugualmente efficaci, non vale la pena di fare un’attesa più lunga per scegliere l’uno al posto dell’altro”.
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