Per chi fa il nostro mestiere, quello cioè di cronista musicale - ed Helmut Failoni lo fa - anticipare quello che tutti sanno da anni sul Concerto di Capodanno in tv, è una di quelle cose che si fa con la mano sinistra e ad occhi chiusi. Salvo poi accorgersi, se gli occhi si tengono stretti stretti, che si son dette troppe castronerie, anche in una decina di righe appena, tanto che vien voglia di dirgli: cambia mestiere!
Cosa scrive Failoni su 'La Lettura' del Corriere della Sera di oggi sui Concerti di Capodanno ( che nel frattempo in tv sono diventati due) sia in tv che altrove?
Scrive, innanzitutto, che il Concerto da Vienna, il più noto ed anche il più antico del genere, va in tv alle 11.15, in 90 paesi, in diretta. Non gli è giunta ancora notizia, sebbene da oltre quindici anni le cose siano cambiate, che quel Concerto in Italia, come del resto anche nella gran parte di quei 90 Paesi, viene trasmesso 'in differita'. E, in Italia, su Rai 2 , a partire dalle 13.30.
Il posto che era un tempo del Concerto da Vienna per Capodanno, e cioè Rai 1, alle 12.20 circa (dopo la Benedizione 'Urbi et Orbi' del Papa da Piazza san Pietro), l'ha preso il Concerto di Capodanno da Venezia, trasmesso in diretta.
Sbaglia anche i programmi. Se Vienna offre il solito menù concertistico, in prevalenza straussiano, 'valzer e polke'; Venezia, secondo l'informatissimo Failoni attacca con la Sinfonia 'Dal nuovo mondo' di Dvorak e prosegue con una 'serie di arie' - solo? e di chi?
Failoni non è interessato a dircene gli autori, che non saranno certo famosi come quelli della dinastia Strauss, ma rispondono comunque ai nomi di Verdi, Puccini, Rossini ecc... e a specificare che non sono solo arie, bensì sinfonie, cori ecc...
Failoni , per il programma del Concerto veneziano, è stato tratto in inganno (ma bastava riflettere per correggersi!) da un articolo del suo compagno di giornale, Valerio Cappelli, il quale giorni fa ha chiesto al direttore del concerto veneziano quale fosse il brano del programma più 'rappresentativo' - lui ha scritto 'celebrativo' - e quello ha risposto: la Sinfonia 'Dal nuovo Mondo', che non compare nella diretta tv su Rai 1, ma che a lui evidentemente piace e interessa più che l'intero programma di brani d'opera dei nostri maggiori autori che occupano la diretta tv. Cappelli non l'ha corretto e i lettori, più avveduti di tanti giornalisti, si saranno detti: ma è scemo?
Il nostro, per dimostrare che ne sa una più del diavolo, magari tutte sbagliate ma fa lo stesso, dice anche di un terzo concerto, notissimo per lui e i cittadini di Parma e dintorni, che si tiene a Parma, sempre a Capodanno, al Regio, con musiche di Ravel, Morricone, Strauss. Chi glielo ha chiesto?
Sempre il nostro non ha sbagliato, nella serie indecente di svarioni, solo i nomi dei direttori dei concerti, viennese ( Barenboim) e veneziano ( Luisi); che sono poi le uniche cose che non interessano a nessuno. Perchè a mezzogiorno, del primo dell'anno, davanti ad una tavola imbandita, con la tv accesa, conta solo la notorietà dei brani eseguiti; chiunque li diriga va bene.
Al nostro, infine, come a qualche suo sodale, non va ancora giù che il Concerto di Venezia ha avuto sempre più telespettatori del Concerto di Vienna, in Italia s'intende. E che il Concerto da Vienna, da quando è passato a Rai 2, cioè dal Capodanno 2004, supera di poco la metà dei telespettatori del Concerto di Venezia su Rai 1.
Ed è forse questo che fa rabbia agli strenui difensori del Concerto da Vienna, i quali, da quando è passato a Rai 2, si sentono vedovi inconsolabili.
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