Il Duomo, come non si era mai visto. Riunite per la prima volta in una mostra, ci sono quarantaquattro opere d’arte che raffigurano la cattedrale di Siena, tra il 1223 e il 1944. Miniature, pitture su tavola e a olio, fotografie che scandiscono la storia di un edificio, un monumento, una chiesa che come un organismo vivente cresce, muta, si trasforma in costante simbiosi con la città, trovando una forma definitiva soltanto a metà del Settecento.
‘L’immagine del Duomo di Siena’ è il titolo dell’esposizione che da domani rimarrà allestita fino al 7 gennaio tra la Cripta e Palazzo Vescovile, proponendo un percorso davvero unico, che riunisce opere già ampiamente note ad altre che forse in molti non hanno ancora visto. Assieme a quelle che provengono da istituzioni pubbliche, infatti, come Monte dei Paschi, Chigiana e Archivio di Stato, ci sono quelle concesse per l’occasione dai privati, tra cui fotografie Alinari e una serie di dipinti di Domenico Pesenti di fine Ottocento. Da un antico manoscritto che contiene la prima traccia documentale della cattedrale alle prime raffigurazioni interne che riportano l’antico altare. Il dipinto più antico risale al 1483 ed è opera di Pietro Di Francesco Orioli, il più recente è di Luigi Scattina ed è del 1930.
"Volevamo fare un regalo alla città – racconta il rettore di Opa, Guido Pratesi – organizzando un evento unico, sia per i senesi sia per i visitatori che in questo periodo si troveranno qui. Non tutte le opere erano in nostro possesso, ed è quindi grazie alla disponibilità degli enti pubblici e dei privati, che ce le hanno prestate, se siamo riusciti a organizzare questo evento importante, sia per noi senesi sia per gli studiosi che potranno così mettere a confronto epoche e visioni diverse".
"Lo scopo – spiega Ilaria Muzii, di Opa – era raccogliere più informazioni possibile per raccontare la storia del Duomo. E il risultato è un vero concerto di più rappresentazioni che vogliono mettere in evidenza la bellezza della cattedrale". Tanti dettagli, molti dei quali non sono ancora noti a tutti, che saranno svelati proprio lungo questo percorso composto da opere d’arte, chiamate a testimoniare la presenza e i cambiamenti che hanno riguardato la cattedrale nei secoli. "Gli stessi senesi – conclude Muzii – potranno vedere l’evoluzione del Duomo nell’arco della sua storia, così come lo hanno rappresentato artisti, pittori, grafici e fotografi nell’arco dei secoli".
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